QUIETO (forse per il corso poco impetuoso; A. T., 17-18-19)
È il più importante fiume dell'Istria, che da esso prese il nome essendo stato dai Greci creduto un ramo del Danubio (Istro) che mettesse nell'Adriatico e quindi chiamato esso pure Istro. È lungo 50 km. e ha un bacino di 420 kmq., di cui circa un decimo in pianura. Nasce presso Colmo alimentato da alcune sorgenti della parte centrale della zona pedemontana. Riceve a sinistra la Fiumara e la Draga e, passata sotto Pinguente una piccola gola ("Porte di Ferro"), accoglie a destra, presso Sovignacco la Brazzana, e a sinistra, sotto Montona, la Bottonega; ivi la valle diventa larga 1500 m. La pendenza è forte fino a Montona e il fiume ha indole torrentizia, poi modesta fino al mare, che viene raggiunto a Porto Quieto fra Cittanova e Punta del Dente, in un'ampia insenatura larga 1800 m. che s'interna verso terra per 3 km. e mezzo ed ebbe nel passato (al tempo dei Romani e dei Veneziani) grande importanza come porto militare. Quando le precipitazioni sono abbondanti la valle inferiore, livellata dalle alluvioni, si allaga e le torbide si spingono nell'Adriatico per molti km.; sono in corso lavori di bonifica per un comprensorio di 4700 ha.
La portata media del Quieto è (a Levade, circa 20 km. dalla foce) di 7,2 mc. al secondo, la portata massima di 5 mc., la minima di 0,28. Le portate maggiori si hanno in novembre, le minori in luglio e agosto. Il coefficiente di deflusso è altissimo da novembre a maggio, assai minore da giugno a ottobre. Queste differenze rendono il fiume inadatto all'utilizzazione idrica.