Complesso di dottrine a sfondo mistico diffuse nel 17° sec., incentrate sull’affermazione della necessità della preghiera di quiete, di un atteggiamento cioè di totale e puro abbandono contemplativo in cui deve porsi il fedele di fronte a Dio, per adorarlo, amarlo e servirlo, senza alcuna produzione di atti.
Il q. si connette con le concezioni sulla preghiera che cominciarono a divulgarsi durante la Controriforma per svilupparsi nell’età barocca (prevalenza della preghiera privata e mistica sulla liturgica). Grande influenza ebbero gli scritti dello spagnolo J. Falconi (m. nel 1638), che sosteneva il metodo contemplativo con l’assoluto abbandono alla volontà divina, e del francese F. Malaval, che intendeva come atteggiamento fondamentale l’assoluta ‘nudità’ dello spirito, l’abbandono cioè di ogni immagine sensibile o intelligibile. Massimo esponente del q. fu M. de Molinos che coinvolse in Italia P.M. Petrucci e altri; in Francia i casi più celebri sono quelli di F. La Combe, di Madame J.-M. Guyon, di Fénelon.