Questa donna che andar mi fa pensoso
donna che andar mi fa pensoso. Sonetto (Rime dubbie XIV; schema abba abba; cde dce; c ed e sono assonanzate) assegnato a D. da alcuni codici, l'E III 23 della biblioteca dell'Escorial, il suo derivato Italiano 191 della Marciana di Venezia, il Rediano 184 della Laurenziana e il Il IV 114 della Nazionale di Firenze, il n. 820 della Capitolare di Verona; a Cino da Pistoia l'assegnano invece il Chigiano L VIII 305 e il Vaticano lat. 3214 della biblioteca Vaticana, il n. 1289 della biblioteca Universitaria di Bologna e i due derivati dalla Raccolta Aragonese, il Palatino 204 della biblioteca Nazionale di Firenze e il Laurenziano XC inf. 37.
Poiché l'una e l'altra attribuzione possono trovare l'appoggio di una tradizione manoscritta di buona autorità, è difficile dirimere la questione a favore di D. o di Cino. Né richiami stilistici e concettuali riportano decisamente a Cino (l'incipit, per esempio, ricorda due altri inizi del pistoiese: Questa donna gentil e Se questa gentil donna, come nota il Contini; e per il contenuto il sonetto potrebbe agilmente trovar posto tra quelli ciniani della " paura ") o a D. (come la rispondenza, peraltro " puramente verbale " a giudizio del Contini, tra il v. 11 e Pd I 8-9, o quelle più puntuali, rilevate dal Di Benedetto: andar... pensoso, v. 1; disvegliar, v. 3; lo 'ntelletto mio non vi pò gire, v. 11).
Inserito tra le rime dantesche nella Giuntina, nell'edizione del Witte, il sonetto, apocrifo per il Fraticelli, resta di dubbia attribuzione (ma con la tendenza ad assegnarlo a Cino) per il Cossio, il Di Benedetto, il Barbi e il Contini; mentre il De Robertis lo ritiene senz'altro dantesco.
Bibl. -D.A., Il Canzoniere, a c. di P. Fraticelli, Firenze 1834; K. Witte - I.L. Kannegiesser, D. Alighieri's lyrische Gedichte, Lipsia 1842; A. Cossio, The Canzoniere of D., New York 1918; Barbi, Studi 306; Contini, Rime 251-252; L. Di Benedetto, Sulle opere minori italiane di D., Salerno 1947, 47; D. De Robertis, Il Canzoniere Escorialense e la tradizione ‛ veneziana ' delle rime dello Stil Novo, in " Giorn. stor. " suppl. 27, Torino 1954; Barbi-Pernicone, Rime 684-685; Poeti del Dolce stil nuovo, a c. di M. Marti, Firenze 1969, 915-916.