QUARTO e QUARTINO
Quando il denaro, per il cresciuto valore dell'argento, era diventato assai piccolo e si era già creato il grosso o soldo della lira ideale, si fece sentire il bisogno di monete intermedie per la minuta circolazione e se ne fece una del valore di 3 denari che fu chiamata quarto, perché aveva appunto il valore di un quarto del soldo o denaro grosso (12 denari).
Nel sec. XV si dissero anche quarti senz'altro le prime monete grosse d'argento, che poi vennero chiamate testoni, perché corrispondevano a un quarto del valore corrente del ducato d'oro. In seguito si dissero quarti le monete effettive che rappresentavano un quarto del valore dell'unità aggiungendovi però anche il nome di questa, quindi: quarto di ducato, di scudo, di tallero, di lira, di soldo, ecc. Quartino, per le piccole dimensioni, venne chiamato il quarto dello scudo d'oro, coniato in epoche di scarsità d'argento per supplire alla mancanza di spezzati, e anche lo scudino d'oro emesso dal pontefice Benedetto XIV e dai suoi successori, che corrispondeva a un quarto della doppia romana.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.