quantofrenico
agg. (iron.) Che pretende di voler misurare tutto.
• Alcuni ingegneri sostengono che […] la sociologia ‒ al loro dire, implicitamente, «disciplina troppo importante per essere lasciata ai sociologi» ‒ acquisirà uno statuto teorico paragonabile a quello della fisica. Di fronte a questa sfida si aprono rischi ed opportunità: i primi sono dati dalla costruzione di una sociologia totalmente post-umana, «quantofrenica», che rinunci per sempre alla sua aspirazione di costituirsi in «terza cultura», coscienza critica ed empiricamente fondata, necessaria al mondo contemporaneo. (Francesco Antonelli, Manifesto, 22 aprile 2010, p. 11, Cultura & Visioni) • È difficile stabilire se la cultura produce più ricchezza di quanta ne consuma. La misurazione dei costi e dei ricavi connessi alla «produzione culturale» è cosa che compete a chi si intende di analisi economiche e di modelli statistici complessi. Le variabili che intervengono nella definizione quantitativa di un tale universo sono tante e tali da dare le vertigini a chi si pone nell’ottica di trovare risposte complete e risolutive. Dal canto suo, la sociologia della comunicazione culturale ha sempre messo in guardia gli studiosi sia dagli eccessi «quantofrenici», per i quali le risposte al difficile quesito sono riconducibili unicamente a complesse formule matematiche, sia dagli eccessi «umanistici», che negano per principio la possibilità di equiparare i costi e i benefici culturali ai meccanismi propri della produzione di beni e servizi. (Salvatore Casaburi, Repubblica, 17 febbraio 2013, Napoli, p. XI).
- Adattato dall’ingl. quantophrenic.