qualcosismo
s. m. (iron.) L’accontentarsi di qualcosa, che è meglio di niente.
• Anche nelle interviste di questi giorni che si sono potute leggere sui giornali o ascoltare in tv è apparso chiaro che la componente più angosciata del fronte studentesco appartiene a questa categoria, ai laureati che non si riescono a proporre sul mercato del lavoro in altra maniera che non sia il «qualcosismo». (Dario Di Vico e Maurizio Ferrera, Corriere della sera, 21 dicembre 2010, p. 1, Prima pagina) • Un Beppe Grillo di sicuro qui nell’Auditorium della Musica non c’è. Basta scrutare il tavolo della presidenza ‒ venti facce più o meno note dell’industria privata e pubblica, appena ingentilite da un tripudio di fiori freschi come fosse San Remo ‒ che sembra il palco del Politburo della vecchia Unione Sovietica. E poi, per l’appunto, le parole all’insegna del «Qualcosismo» che perpetua il «Partito dei Qualcosisti», come lo chiamava Francesco Saverio Nitti. (Alberto Statera, Repubblica, 25 maggio 2012, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. e pron. indef. qualcosa con l’aggiunta del suffisso -ismo.
- Già attestato nella Stampa del 16 ottobre 1999, Tuttolibri, p. 4 (Antonio Faeti).