Qingliu
Gruppo di funzionari imperiali cinesi (alla lettera «corrente della purezza»), che si rese attivo durante il regno dell’imperatore Tongzhi (1862-1874), partecipando al colpo di Stato che portò al potere il suo successore Guangxu. Si trattava in genere di personaggi provenienti dalla élite della burocrazia confuciana, membri dell’accademia Hanlin oppure titolari di cariche nei Sei ministeri. Il Q. era molto critico verso i riformatori del movimento dell’autorafforzamento. Accusato di svuotare l’autorità del governo centrale a vantaggio dei governatori regionali, di favorire la corruzione e di essere cedevole verso la penetrazione straniera, intransigente in politica estera, il Q. contribuì all’esplosione della guerra con la Francia per il Tonchino. Alcuni autori parlano anche di un «secondo Q.», il quale verso la metà dell’ultimo decennio dell’Ottocento si oppose all’influenza di Li Hongzhang e dell’«imperatrice vedova» (➔ Cixi), in parte preparando la riforma del 1898 e proteggendo riformatori come Kang Youwei.