Poeta persiano (n. Shādiābād, Tabrīz - m. Tabrīz dopo il 1088). Tra le sue numerose qaṣā'id, ricche di artifici retorici ma rese in una lingua estremamente fluida, spicca quella sul terremoto che devastò Tabrīz nel 1042. Compose inoltre l'opera lessicografica Tafāsīr fī lughat al-Furs ("Commenti sulla lingua dei Persiani"); erroneamente gli viene attribuito il Qaus-nāme ("Libro dell'arco").