Q-METRO
Strumento radioelettrico (ingl.: Q-meter) per la misurazione del fattore di qualità (o di merito) Q delle bobine d'induttanza, cioè del rapporto tra la reattanza e la resistenza delle bobine stesse.
È schematicamente costituito da un generatore a radiofrequenza G (v. fig.) che alimenta, mediante un accoppiamento ohmico, un circuito oscillante costituito dal resistore d'accoppiamento R0, puramente ohmico e di basso valore, da un condensatore variabile C0, la cui manopola è direttamente graduata in pF, e dall'induttore in esame, avente induttanza Lx e resistenza Rx; ai capi del condensatore è derivato un voltmetro elettronico V. Il generatore. provvisto di scala che ne indica direttamente la frequenza f, è dotato di dispositivi che consentono di regolare a un ben determinato valore E0 la tensione erogata ai capi di R0. Agendo su C0 e, eventualmente, variando anche f, si porta il circuito oscillante alla risonanza col generatore: condizione indicata da un massimo di tensione ai capi di C0. Se, in queste condizioni, E è la tensione indicata dal voltmetro, si ha, con buona approssimazione: Q = 2πfLx/Rx ≅ E/E0; dal momento che E0 è costante, risulta Q ∝ E: la scala del voltmetro può essere quindi direttamente tarata in valori di Q. Dalla condizione di risonanza, 4π2f2LxC0 = 1, si ricava poi Lx; Rx può essere quindi calcolato in conseguenza. sostituendo a Lx un induttore di valore noto, L0, lo strumento diviene adatto a misurare la capacità Cx di un condensatore disposto in parallelo a C0; mantenendo f costante, si varia C0 sino a ricondursi alla risonanza: Cx risulta pari alla variazione di capacità operata su C0. Per facilitare misurazioni di questo genere, in parallelo a C0 è solitamente disposto un altro condensatore variabile di piccola capacità (qualche pF), la cui manopola è graduata in decimi di pF.