PYTHON (ΓΥΘΟΥ)
1°. - Ceramista attico la cui attività è da fissare entro l'ultimo decennio del VI sec. e i primi tre del V sec. a. C. Firma come vasaio una delle opere ancora primitive di Epiktetos, la coppa Londra E 38 che appartiene a quel raro tipo con piede ionico, ad imitazione delle coppe del Gruppo di Fineo.
Il nome di P., senza alcuna qualifica, compare poi ripetutamente su coppe firmate da Douris, tra cui le due raffinatissime da Caere a Vienna (n. 324, 325) e per comune accordo si è venuti a riconoscere in P. il collaboratore abituale di Douris. Alcuni suoi caratteri bene individuati, quali la pesantezza di struttura della coppa di Epiktetos di cui sopra, si ritrovano nella maggior parte delle coppe di Douris e dei suoi immediati imitatori. Di conseguenza H. Bloesch e J. D. Beazley assumono l'esistenza di una collaborazione tra P. e Douris altrettanto stretta ed essenziale che quella tra Hieron e Makron. Il vasaio crea un tipo di coppa a cui è legato lo svolgimento dell'intera carriera artistica di un pittore.
H. Bloesch riconosce anche un seguace di P. a cui si dovrebbero molte delle coppe del Pittore di Monaco 2660, anch'egli a sua volta imitatore di Douris.
Bibl.: J. C. Hoppin, Red-fig., II, p. 404; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, pp. 347, 477; H. J. Bloesch, Formen attischer Schalen, Berna-Bumpliz 1940, pp. 28; 96 ss.; J. D. Beazley, Potter and Painter, pp. 36-37; id., Red-fig., pp. 46; 280; 282.