PYTHOKRITOS (Πυϑόχριτος, Pythocritus)
Scultore greco figlio di Timochares da Rodi, attivo nella prima metà del II sec. a. C. È menzionato brevemente da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 91) fra gli scultori d'immagini di atleti, guerrieri, cacciatori e sacrificanti. Ma una serie d'iscrizioni, appartenenti a basi di statue onorarie e votive, trovate in Rodi, Lindo, Kedreai nella Caria e in Olimpia, attesta la sua attività di artista. Sulla roccia dell'acropoli di Lindo è scolpita a rilievo in grandezza naturale la prora di una nave, sulla quale sono scritte la dedica dei Lindî a un tal Agesandro figlio di Mikion, e la firma di P. figlio di Timochares rodio. In base alla somiglianza fra la nave di questo rilievo e la prora, che fa da base alla Nike di Samotracia, è stata avanzata l'ipotesi che la statua di Samotracia fosse opera di Pythokritos.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, Lipsia 1868, nn. 2009-11, 2096; H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, 2a ed., Stoccarda 1889, I, p. 322 ss.; E. Loewy, I. G. B., nn. 174-176; H. von Gaertringen, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, c. 793 e 828; H. Thiersch, in Nachrichten Götting. Ges. (philol. hist. Kl.), 1931; Clara Rhodos, II, 1932, n. 21; Ann. R. Scuola arch. it. Atene, IV-V, 1924, n. 33, p. 479; I. von Lorentz, in Thieme-Becker, XXVII, 1933, p. 485, s. v.; L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, nn. 188-189.