PYTHODOROS (Πυϑόδωρος)
2°. - Incisore monetale, attivo in Creta verso la metà del sec. IV a. C.
La sua firma si legge per esteso, al genitivo, sul dritto di un'emidracma di Polyrhenion, mentre uno statere di Aptera lascia intravedere, anch'esso sul dritto, solo l'inizio del nome, ΠΥΘΟΔ...
Su ambedue i coni è effigiata una testa femminile, evidentemente di ninfa locale, dai capelli sollevati sulla sommità del capo, ma, mentre l'emidracma, e per le sue dimensioni, e perché pervenutaci in esemplari per lo più mal conservati, non consente un chiaro giudizio sulla personalità dell'incisore, lo statere rivela una sensibilità raffinata di artista che si solleva dal livello, invero assai mediocre, delle emissioni di quella zecca: simile per atteggiamento ad un contemporaneo statere di Cidonia, a firma di Neuantos, se ne distacca per una delicata purezza di linee e una morbida levità di trapassi, che rivelano accentuato nell'autore quel gusto pittorico e coloristico che pare costituisca la caratteristica precipua della produzione monetale cretese. Ulteriori attribuzioni allo stesso incisore sono assai poco probabili.
Bibl.: E. Forrer, Notes sur les signatures de graveurs sur les monnaies grecques, Bruxelles 1906, in Revue Belge de Numismatique, 1903-06, p. 277 ss.; E. Babelon, Traité, II, 3, 1914, pp. 1022; 1038-39, tav. CCLX, 9; CCLXI, 24-25.