PWM (Pulse width modulation)
Tipo di modulazione in cui l’informazione è rappresentata dalla durata di ogni impulso ricorrente regolarmente. Tutti i convertitori elettronici di potenza sono costituiti da insiemi d’interruttori elettronici e includono elementi reattivi (condensatori e induttanze) con funzioni di filtraggio. Pur essendo gli interruttori elettronici in grado di assumere solo due stati (on, chiuso; off, aperto), ai convertitori è normalmente richiesto di erogare grandezze prive di discontinuità (solitamente tensioni e correnti continue o sinusoidali). Ciò si ottiene controllando opportunamente la durata degli stati di apertura e di chiusura degli interruttori – tramite il processo di modulazione PWM di durata degli intervalli di conduzione e interdizione –, e filtrando le componenti indesiderate delle grandezze d’uscita. Un modulatore PWM è composto semplicemente da un comparatore che confronta un segnale portante triangolare w(t), di ampiezza Wmax e frequenza fm (frequenza di modulazione) con un segnale modulante m(t), che evolve a frequenza molto minore. Il segnale x(t) d’uscita del comparatore è a livello logico alto (1) negli intervalli di tempo (t1) in cui il m>w e basso (0) negli intervalli (t0) in cui m〈w. Se il segnale modulante m è costante, il tempo t1 e il valore medio x− del segnale x(t) nel periodo di modulazione Tm=1/fm risultano proporzionali a m secondo le relazioni:
m t1 m__
t1 = Tm __ x− = __ = __
Wmax Tm Wmax
Se, come succede in pratica, il segnale modulante m cambia lentamente da un periodo Tm a quello successivo, sia t1 che x− evolvono anch’essi proporzionalmente a m. Nell’ipotesi che la massima frequenza di variazione del segnale modulante fm sia assai più piccola della frequenza di commutazione (fm〈〈fS) il segnale logico x può scomporsi nella forma
x = x− + x~ = __ + x~
Wmax
dove x− è la componente a bassa frequenza, proporzionale al segnale modulante, e x~ è la componente ad alta frequenza, che include solo componenti armoniche nell’intorno della frequenza di modulazione fS e dei suoi multipli. Questa tecnica prende nome di modulazione a sotto oscillazione; la modulazione PWM può essere tuttavia realizzata in diversi modi. Recentemente si sono affermati metodi di modulazione interamente digitali, in cui la determinazione dei tempi di apertura e chiusura degli interruttori si ottiene tramite opportuni algoritmi di calcolo elaborati da controllori a microprocessore.