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puritanesimo

Dizionario di Storia (2011)
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puritanesimo


Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo sociale, politico ed economico. Il p. rappresentò in origine, in un ambito esclusivamente teologico ed ecclesiale, il tentativo di riorganizzare la Chiesa inglese sul modello riformato svizzero (calvinista, in specie). Il termine p. divenne appunto sinonimo di rigoroso e intransigente programma riformatore, finalizzato a liberare la Chiesa dal controllo politico (a purificarla), ad allontanarla cioè dall’influenza della Corona, mediata dalla gerarchia episcopale anglicana (struttura di potere che rappresentava la più importante eredità del cattolicesimo). Il quadro storico in cui nacque il p. fu quello dei processi di riassetto della nuova Chiesa nazionale d’Inghilterra, frutto dello scisma anglicano (1534), atto di nascita di una nuova figura di monarca. A partire da Enrico VIII il sovrano era divenuto primate della Chiesa inglese, coadiuvato, in questo ruolo, dall’arcivescovo di Canterbury. A questa impostazione, il p. contrapponeva il progetto presbiteriano, ossia la creazione di un organo ecclesiastico supremo: un consiglio di anziani espresso unicamente dalla comunità dei fedeli. La reazione antipuritana ebbe inizio con i Tudor (la repressione attuata dalla cattolica Maria, la supremazia sul governo della Chiesa e in materia religiosa, ribadita invece dall’anglicana Elisabetta I, nel 1559), ma ebbe i maggiori esiti politici e confessionali con l’avvento al trono degli Stuart. A partire dalla missione del pastore T. Cartwright (1535-1603, che aveva ispirato la configurazione assunta dal p. in Inghilterra, quella di una confessione separata dalla Chiesa anglicana e organizzata attorno a disciplinate comunità di credenti), le rivendicazioni religiose dei puritani (confluite nella Millenary petition, 1603) avevano assunto connotazioni politiche sempre più marcate e radicali. Negli anni Venti del 17° sec. il p. era ormai divenuto una realtà (culturale, religiosa, politica) molto variegata, da cui scaturirono anche ideologie antiassolutiste e di chiaro stampo repubblicano. Visioni, atteggiamenti e inclinazioni che trassero dai maggiori modelli calvinisti (svizzero, olandese, francese ugonotto) anche l’impegno a uno slancio rinnovatore nel campo sociale ed economico (come attestano gli scritti e gli interventi dei primi parlamentari puritani). Per questa strada il p. poté agevolmente conquistare ampie frange della borghesia e della gentry (piccola e media nobiltà terriera), proponendosi di sostenerne la grande dinamicità mercantile e imprenditoriale. Gli Stuart portarono avanti la strategia di contenimento del calvinismo scozzese e favorirono l’emigrazione dei puritani in Olanda e nelle colonie d’Oltreoceano. Episodio celebre, in questa cornice, fu quello del Mayflower, veliero salpato da Plymouth nel 1620, sotto il regno di Giacomo I Stuart (1603-25). Il viaggio dei Padri pellegrini, fra i quali la componente puritana era prevalente, si concluse nella Baia di Massachusetts, che divenne la culla del p. americano, centro nevralgico della costruzione del New England, terra di comunità spiritualmente e culturalmente ricche e sempre più autonome dai condizionamenti politici ed episcopali. In madrepatria la conquista di significativi spazi in Parlamento (1628-29) fu inoltre opera di abili leader fra i quali si impose O. Cromwell, protagonista di un processo politico che portò all’abolizione dell’episcopato e della liturgia anglicana (1643-46) e della Camera dei lord, e alla proclamazione del Commonwealth (guidato dallo stesso Cromwell). L’azione di contrasto al p. fu una delle cause della prima rivoluzione inglese (1642-49), guerra civile che si concluse con la decapitazione di Carlo I Stuart (1649) e la momentanea abolizione della monarchia a opera di un parlamento dominato dai puritani. La breve vita della Repubblica e l’opposizione congregazionalista (ala del p. che osteggiava la creazione di una struttura ecclesiastica permanente) impedirono l’attuazione della riforma religiosa che era rimasta al centro del programma presbiteriano e che venne definitivamente travolta dalla restaurazione della monarchia e della Chiesa anglicana, a opera di Carlo II Stuart (1660-85). I puritani (pastori e semplici fedeli) che rifiutarono di accettare l’Atto di uniformità (1662) presero la via dell’esilio (irrobustendo le fila del p. nelle colonie) oppure diedero vita alle cosiddette comunità non uniformate (presbiteriane, congregazionaliste, quacchere, battiste), cui la Gloriosa rivoluzione inglese (1688) concesse libertà di culto ma non parità di diritti civili (esclusione dalla cariche pubbliche e dall’insegnamento), un traguardo raggiunto nel 19° secolo.

Vedi anche
congregazionalismo Movimento religioso riformato, che professa l’assoluta indipendenza di ogni congregazione locale in materia di fede e di disciplina ecclesiastica, e la separazione completa dallo Stato. Trae origine nel 16° sec. dall’opposizione dei puritani alla chiesa anglicana per la sua sottomissione al potere civile. ... Oliver Cromwell Statista (Huntingdon 1599 - Londra 1658). Puritano fervente, figlio di un nobile di campagna moderatamente agiato, deputato al parlamento (1628), vi sostenne con energia e poi, dopo una risolutiva crisi religiosa, con entusiasmo veemente la riforma religiosa e l'abolizione dell'episcopato. Si oppose ... anglicanesimo Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.  Chiesa anglicana La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo ‘supremo governatore visibile’ è il sovrano d’Inghilterra, che all’atto dell’incoronazione giura di ... Pilgrim Fathers Denominazione (ingl. «Padri Pellegrini»), data a partire dal 1820 durante una commemorazione del viaggio, ai fondatori (dicembre 1620) della colonia di Plymouth, nel Massachusetts, cioè al primo gruppo di navigatori giunti a bordo del vascello Mayflower. Erano separatisti della Chiesa d’Inghilterra, ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE CONCETTI in Religioni
Altri risultati per puritanesimo
  • puritanesimo
    Enciclopedia on line
    Movimento religioso fiorito in Inghilterra tra il 16° e il 17° secolo. Il nome di puritani fu dato, originariamente con senso sarcastico, ai rigoristi che verso il 1560 tentavano di dare alla Chiesa anglicana un carattere strettamente calvinistico. Connesse con il p. sono le polemiche sul Book of common ...
  • puritanesimo
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Silvia Moretti L’ala intransigente e calvinista dei protestanti inglesi Il puritanesimo è un movimento religioso che si sviluppò all’interno della Chiesa anglicana nel corso del Cinquecento: i puritani volevano riformare la Chiesa inglese applicando integralmente i principi religiosi del calvinismo. ...
  • PURITANI
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (ingl. Puritans) Questo nome, suscettibile di essere inteso in maniera più o meno lata, pare incominciasse ad essere usato in Inghilterra, per indicare un partito religioso, circa il 1560 (secondo Th. Fuller, nel 1564). Esso propriamente designa quel gruppo di ecclesiastici e di laici che, nell'interno ...
Vocabolario
puritanéṡimo
puritanesimo puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...
pruderie
pruderie 〈prüdrì〉 s. f., fr. [der. di prude (v.)]. – Ostentazione di eccessivo pudore, spesso ipocrita; atteggiamento di puritanesimo, di affettata intransigenza morale nei confronti di parole, situazioni e comportamenti ritenuti capaci...
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