PULUNICE
Nome etrusco di Polinice, che designa, nella Tomba François di Vulci, la figura dell'eroe tebano in lotta con il fratello Eteode. I due guerrieri, completamente nudi, armati solo di spada, sono rappresentati nel momento culminante del duello: con il corpo ormai coperto di ferite, si stanno vibrando il colpo mortale: P., in piedi, incombe su Eteocle che lo trafigge a sua volta dal basso. Nello schema compositivo generale, così come nei particolari, la scena, priva di precedenti iconografici, si presenta fondamentalmente diversa da quella che ricorre nelle numerose altre opere etrusche (specchi, urne) di soggetto analogo (cfr. polinice).
Il nome dell'eroe prende in etrusco anche le forme di: Phulnice, su una corniola di Berlino (stilisticamente molto vicina a modelli greci), dove sono rappresentati cinque dei Sette contro Tebe: P., imberbe, con lunghi capelli, siede al centro, accanto ad Anfiarao, tenendo la testa appoggiata sulla mano; Phulnise, su una gemma, ora perduta, della Collezione Castellani; e infine Phulnike su uno specchio vulcente del IV sec. (al British Museum) con la scena del duello fratricida: le figure dei due guerrieri (in piena armatura, ma senza scudo) appaiono assolutamente identiche (solo P. è barbato), affrontate in atteggiamento simmetrico, mentre si slanciano l'uno contro l'altro. Il ritmo compositivo della scena, che ben si adatta alla superficie circolare dello specchio, è molto simile a quello del duello di Achille e Pentesilea su uno specchio di Berlino, che può, con probabilità, essere attribuito allo stesso incisore.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 3280, s. v.; E. Enking, in Pauly-Wissowa, XXIII, 2, 1959, c. 1976, s. v.; Tomba François: F. Messerschmidt-A. von Gerkan, Nekropolen von Vulci, Berlino 1930, p. 127, tav. VII. Specchio: E. Gerhard, G. Körte, Klugmann, Etruskische Spiegel, Berlino 1853, V, p. 122, tav. 95; H. B. Walters, Catalogue of the Bronzes in the British Museum, Londra 1899, p. 94, n. 621; G. A. Mansuelli, Gli specchi figurati etruschi; cronologia e attribuzioni, in St. Etr., XIX, 1946-7, pp. 50, 88, 116, 190. Corniola di Berlino: A. Furtwängler, Gemmen, voll. II e III, p. 77, tav. XVI, n. 27.
(S. De Marinis)