Puerto Rico
Isola delle Grandi Antille liberamente associata agli Stati Uniti. L’isola, chiamata Boriquen dagli indios aruachi che la popolavano alla fine del 15° sec., fu scoperta da C. Colombo (1493) e ribattezzata San Juan Bautista. Chiamata P.R. per volontà di Ferdinando il Cattolico, fu colonizzata a partire dal 1508 dagli spagnoli, i quali dovettero presto ricorrere a schiavi africani per sostituire la popolazione indigena, decimata dalle epidemie e dallo sfruttamento imposto con il sistema dell’. Attaccata dagli inglesi (1595, 1598), dagli olandesi (1625) e di nuovo dagli inglesi (1797), solo nel 19° sec. conobbe un parziale sviluppo economico; intanto, mentre gli alti gradi dell’esercito, i vertici della burocrazia e il commercio internazionale continuavano a essere riservati agli spagnoli, a P.R. cresceva la richiesta di riforme politiche e sociali. Dopo il fallimento di un moto indipendentista (1868) e l’abolizione della schiavitù (1873), l’isola ottenne l’autogoverno nel 1897. L’anno seguente divenne possedimento statunitense in virtù del Trattato di Parigi del 10 dicembre 1898, che pose fine alla guerra ispano-americana. Dopo un periodo di occupazione e governo militare, nel 1900 P.R. ricevette un’amministrazione civile e limitate misure di autogoverno. La possibilità di piazzare sul mercato statunitense la produzione di zucchero incise profondamente sull’economia dell’isola e rese di fatto la popolazione locale dipendente in via quasi esclusiva dall’industria saccarifera. Nel corso degli anni Trenta prese forza un movimento che rivendicava la completa indipendenza e nel 1946 il presidente statunitense H.S. Truman nominò governatore un portoricano. Capo dell’esecutivo locale, il governatore è dal 1948 eletto a suffragio universale ogni 4 anni, in concomitanza con le elezioni della Camera dei rappresentanti e del Senato locali. Nel 1952 entrò in vigore una Costituzione: P.R., che rimaneva soggetta alla sovranità e all’amministrazione di Washington e alle leggi federali, acquisì la qualifica di Estado libre asociado (o Commonwealth) e un’effettiva autonomia interna, paragonabile a quella di uno Stato dell’Unione, ma non il diritto per i suoi abitanti, pur cittadini degli USA, di partecipare alle elezioni del presidente e del Congresso. Le istanze indipendentiste, dapprima sostenute dal Partido nacionalista (responsabile nel 1950 di una rivolta armata e di un fallito attentato a Truman), trovarono poi espressione nel socialdemocratico Partido independentista puertorriqueño (PIP) e, parzialmente, nel marxista Partido socialista puertorriqueño (PSP). La richiesta di piena integrazione con gli USA in qualità di 51° Stato fu fatta propria dal Partido nuevo progresista (PNP), mentre un rafforzamento dell’autonomia dell’isola nel quadro del rapporto associativo con gli Stati Uniti fu sostenuto dal 1938 dal Partido popular democrático (PPD). Del tutto dipendente dagli USA sotto il profilo economico e sotto l’aspetto delle relazioni internazionali, P.R. è rimasta però fortemente legata al mondo latinoamericano. Un referendum nel 1998 confermò nella sostanza i dati delle precedenti consultazioni del 1991 e 1993, con il 46,5% degli elettori schierato in favore della piena integrazione dell’isola nell’unione federale degli Stati Uniti, il 50,2% favorevole al mantenimento dello status di Stato libero associato, e poco più del 2% in favore della piena indipendenza. Nel 2010 è stato proposto un nuovo referendum confermativo.