puericultura
Branca della pediatria che studia i problemi relativi all’accrescimento e allo sviluppo psicofisico del bambino sano, durante tutte le fasi della sua evoluzione: prenatale, natale e postnatale, che a sua volta comprende la 1a infanzia (dalla nascita ai 2 anni di vita), la 2a infanzia (dai 2 ai 6 anni) e la 3a infanzia (dai 6 anni fino alla pubertà).
Tramite lo studio delle abitudini di vita dei futuri genitori e delle caratteristiche genetiche trasmissibili al bambino, fornisce a questi una informazione corretta, anche al fine di un’efficace prevenzione degli eventuali rischi connessi alla procreazione. Questo ramo della p. si occupa anche di sorveglianza sanitaria e igienico-alimentare della gestante, controllando l’eventuale comparsa in gravidanza di malattie infettive o metaboliche, possibili cause di danno fetale e di stati carenziali materni, possibili cause di ridotta crescita intrauterina, ridotto peso neonatale, danni allo sviluppo del feto.
Si occupa di favorire nel migliore dei modi la nascita, delicato momento di passaggio dalla condizione fetale a quella postnatale, controllando l’adattamento del neonato al nuovo ambiente, in termini di attività cardiaca, respiratoria, motilità spontanea e autonoma ricerca del seno materno.
Si occupa della alimentazione del neonato, possibilmente a base di latte materno, per garantirgli le migliori possibilità di crescita. Dal divezzamento in poi si occupa della educazione alimentare dei genitori e del bambino, informa sui rischi da assunzione di cibi inappropriati e di stili di vita non sani (tra cui l’abuso di televisione e di videogiochi e la scarsa attività all’aria aperta).Si occupa anche della sorveglianza dell’accrescimento del bambino, per cogliere tempestivamente l’insorgenza di eventuali deviazioni o ritardi nel suo sviluppo, attraverso il controllo di peso, statura, circonferenza cranica, epoca di eruzione dei denti, indice di massa corporea (BMI), acquisizione delle normali tappe dello sviluppo neuropsicomotorio e del linguaggio. È inoltre di pertinenza della p. postnatale la profilassi delle malattie infettive acute e croniche, nonché la prevenzione dei rischi sia casuali (incidenti, inquinamento ambientale), sia deliberatamente cercati (droghe, alcool, fumo, suicidio). In tal senso, il concetto di p. si identifica con quello di pediatria preventiva e ha come ultimo scopo la diminuzione della morbosità e della mortalità infantile.