Figlio (m. 45 a. C.) di un fratello di L. Cornelio Silla, console designato per il 65 a. C., fu condannato per broglio elettorale: tentò di assumere egualmente il consolato congiurando per l'uccisione dei consoli del 65, ma la congiura fu sventata. Non si sa se partecipasse alla congiura di Catilina (63); accusato de vi da L. Torquato, fu difeso da Cicerone (orazione pro Sulla) e da Ortensio. Durante la guerra civile fu partigiano di Cesare ed ebbe comandi militari a Durazzo, a Farsalo e in Italia.