pubblicita online
pubblicità online <... onlàin> locuz. sost. f. – Forma di promozione che utilizza Internet e il web per diffondere i messaggi di marketing a potenziali clienti. Esempi di p. o. sono gli annunci contestuali dei risultati dei motori di ricerca, i banner, i blog, le pubblicità sui social network (mirate a un target definito di utenti), l’e-mail marketing, le newletters e lo spam. Molti di questi tipi di annunci sono forniti da un , ossia un server web deputato allo smistamento della pubblicità (advertising). Le tipologie principali di p. o. sono quattro (in ordine decrescente d’invasività): pubblicità d’assalto, per es. i , che s’inserisce nel momento in cui un utente accede a un sito (poco utilizzata perché induce gli utenti ad abbandonare il sito); pubblicità assertiva, che prevede la visione di un annuncio pubblicitario prima di essere indirizzati al contenuto; pubblicità interna, costituita dai collegamenti che compaiono in modo distinto (e segnalato) nel contenuto di un sito web, per es. gli annunci pubblicitari evidenziati da Google tra le prime voci dei risultati di ricerca; pubblicità periferica, inserita insieme ai contenuti su una pagina web (è la tipologia più utilizzata, perché facile da realizzare e di immediata ricettività). La prima forma di p. o. nella storia del web è stata il , un’immagine di forma quadrata o rettangolare di diversi formati e dimensioni, animata o statica, collocata in una pagina web insieme ai contenuti e che riporta un annuncio e il link al sito web dello sponsor, attivabile mediante clic; ha tuttora una grande importanza nelle pianificazioni pubblicitarie online. Molto utilizzati sono anche i pop-up e i pop-under, una variante meno invasiva costituita da una finestra contenente il messaggio pubblicitario che si attiva non in primo piano ma posizionata dietro la pagina principale. Finestre intermedie che si inseriscono fra una pagina e un’altra durante la navigazione contengono spot televisivi o formati video particolari realizzati appositamente per il web; sono la forma pubblicitaria più simile a quella televisiva, non controllabile dall’utente. Una vera e propria evoluzione del passaparola è il marketing virale, un tipo di commercializzazione non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati a un fenomeno per trasmettere il messaggio a un numero sempre maggiore di utenti finali. Utilizza soprattutto gli spazi dedicati ai forum e le capacità persuasive di alcuni blogger: il fenomeno parte dall’originalità di un’idea, qualcosa che, a motivo della sua natura o del suo contenuto, riesce a espandersi molto velocemente nel web. Lo strumento del passaparola è storicamente uno dei più antichi, tuttavia la pratica nel ha mutato il modo in cui viene utilizzato. Con l’evoluzione dei nuovi media viene preso in esame qualsiasi messaggio che permetta un collegamento tra persone: la messaggistica istantanea, insieme a SMS (Short message service), chat, post nei blog e community, costituisce l’insieme degli elementi in grado di veicolare campagne di questo tipo. Nuove forme di p. o. riguardano i metaversi, spazi tridimensionali all’interno dei quali persone fisiche possono muoversi, condividere idee e interagire attraverso avatar personalizzati (uno dei più conosciuti è Secon life): si tratta soprattutto di una trasposizione delle pubblicità tradizionali in un ambiente tridimensionale sotto forma di pubblicità multimediale. La commercializzazione degli e dei ha fatto da traino alla diffusione di p. o. anche attraverso dispositivi mobili, favorendo la convergenza tra il web e la telefonia mobile e la nascita di nuovi spazi pubblicitari idonei alla visualizzazione su piccoli display.