(fr. faux-dauphins) Locuzione con la quale, nella Francia rivoluzionaria, poco dopo la morte del delfino Luigi (secondo la versione ufficiale, avvenuta il 9 giugno 1795 a Parigi, nella prigione del Tempio), furono indicati alcuni fanciulli arrestati, nei quali la passione dei realisti aveva identificato il decenne sovrano, che sarebbe riuscito a evadere dalla prigione. Il nome fu esteso anche a coloro che successivamente hanno sostenuto la loro presunta discendenza da Luigi XVII.