PRÜM
. Abbazia benedettina della Lorena, nella diocesi di Treviri, che fu fondata nel 720 da Bertrada (nonna di Berta, moglie del re Pipino) e da suo figlio Cariberto. Fu ampiamente dotata e privilegiata dai Carolingi, specialmente da Pipino, che vi fece molte costruzioni: tuttavia, solo nel 779, sotto Carlomagno, la sua chiesa fu terminata e consacrata dal papa Leone III. La predilezione dei Carolingi per Prüm spinse alcuni di essi a farvisi religiosi, fra cui Lotario I nell'855 (la sua tomba, ritrovata nel 1860, fu poi fatta ornare dall'imperatore Guglielmo I). Devastata dai Normanni nell'882 e nell'892, l'abbazia risorse ben presto a una maggiore floridezza, che si mantenne fino a tutto il sec. XII; nel quale periodo ebbe fino a 3000 monaci, fondò altri istituti dipendenti e fu anche un centro importante di studî, contando fra altri dotti Cesario di Prüm (v.). Col sec. XIII cominciò la decadenza, e ben presto divenne così grave, che l'abbazia fu incorporata alla diocesi di Treviri; tuttavia a quest'atto fu fatta opposizione, finché esso divenne definitivo alla fine del secolo XVI, e da allora l'abbazia rifiorì. Passata nel 1801 alla Francia, fu secolarizzata. Nel 1815 passò alla Prussia. Ora la chiesa è una parrocchia secolare.
Bibl.: C. Willems, Prüm und seine Heiligtümer, Treviri 1896; H. Forst, Das Fürstentum Prüm, Bonn 1903; E. Wackenroder, Die Kunstdenkmäler des Kreises Prüm, ivi 1927.