BASCHE, PROVINCIE (sp. Vascongadas; basco Eushaldunak; A. T., 39-40 e 41-42)
Così sono dette le tre provincie spagnole di Álava, Guipúzcoa e Biscaglia (Vizcaya). Occupano una estensione di 7104 chilometri quadrati, con oltre 1 milione di abitanti. Il suolo, costituito per lo più di terreni cretacei, con qualche lembo di terziario nella parte meridionale (Álava), rappresenta, morfologicamente, una regione abbastanza ben distinta così dai vicini Pirenei, come dalla confinante Vecchia Castiglia. Imprimono unità al paesaggio il suo aspetto montuoso, a valli strette e profonde, inframmezzate da altipiani non molto estesi, in genere poco adatto alle colture, il clima umido e piovoso più che in qualunque altra parte della Spagna, tolta l'estrema Galizia, e l'originario manto boscoso, ora però assai ridotto. Tuttavia le due provincie litoranee (Guipúzcoa e Biscaglia) differiscono notevolmente da quella interna. Anche lo sviluppo economico procedette, e continua, per vie diverse: mentre nelle prime prevalgono la pesca, l'allevamento e le industrie (metallurgiche e costruzioni navali), l'Álava è rimasta sostanzialmente agricola, sul tipo delle regioni della rneseta. La densità della popolazione, che sul litorale tocca i 190 ab. per kmq., scende sotto i 40 nelle zone dell'interno. Ma la comunanza di razza, di lingua, di costumi, di vicende storiche, e il lungo uso di una stessa serie di autonomie amministrative, ancora in parte conservate, hanno formato una certa coesione regionale. Assai più ampî sono però tanto l'attuale area di diffusione dei Baschi - che abbraccia parte della Navarra e dilata oltre la frontiera francese nel dipartimento dei Bassi Pirenei per circa 6000 kmq. - quanto il primitivo loro habitat nella penisola, dove essi si spingevano un tempo sino al medio corso dell'Ebro.