NOVEMPOPULANA, PROVINCIA
. I Novem populi occupavano l'Aquitania iberica, o Aquitania in senso stretto, corrispondente alle provincie di Guascogna e Béarn. Sembra che essi fossero i seguenti: Lactorates, Auscii, Elusates, Aturenses, Tarbelli, Iluronenses, Benarnenses, Bigerriones, Convenae. Augusto, nel riordinare l'amministrazione delle tre Gallie, aggiunse all'Aquitania primitiva, per costituire la grande provincia di Aquitania, quattordici popoli stanziati tra Garonna e Loira: a questo tempo i più importanti tra gli Aquitani iberici sono i Tarbelli, gli Elusati, gli Ausci e i Conveni. Già forse fin dal tempo di Augusto i Novem populi godettero rispetto al resto dell'Aquitania di una certa autonomia, se non politica almeno amministrativa e fiscale: un'iscrizione di Hasparren (Corp. Inscr. Lat., XIII, 412) ricorda che un tal Vero ottenne che i Novem populi fossero separati dai Galli. Questa iscrizione è di data incerta: Léon Renier la datava da Augusto; il Mommsen (seguito dal Hirschfeld nel Corpus) la assegnò al sec. III d. C. Comunque sia, un'iscrizione di Aquileia dell'età di Traiano mostra la separazione in atto, menzionando un procurator provinciarum Luguduniensis et Aquitaniae item Lactorae (Lectoure). Se si vuole assegnare all'iscrizione di Hasparren una data tarda, converrà supporre che i Novem populi siano stati annessi all'Aquitania nel corso del sec. II o III e nuovamente separati da essa alla fine del III. Dopo la riforma di Diocleziano, che divise l'Aquitania in Novempopulana, Aquitanica prima e secunda, la provincia Novempopulana rappresentò press'a poco il distretto dell'Aquitania originaria, ma contava dodici città anziché nove; capitale sarebbe stata Auch secondo alcuni, Eauze secondo altri.