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PROVANA di LEINI, Andrea

di Camillo Manfroni - Enciclopedia Italiana (1935)
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PROVANA di LEINI, Andrea

Camillo Manfroni

Uomo di mare, nato nel castello di Leinì verso il 1520, morto a Nizza nel 1590. Suo padre Giacomo era gran maestro della casa di Emanuele Filiberto di Savoia, sua madre Filiberta apparteneva alla nobilissima famiglia di Ravoire. Il P. fu fedelissimo alla dinastia nei tempi procellosi dell'occupazione siraniera, combatté a fianco del duca Emanuele nella guerra contro Enrico II di Francia, e da lui fu inviato in Piemonte nel 1553 per confermare la popolazione nella fedeltà alla dinastia e specialmente per assicurarsi della Val d'Aosta, dove i Francesi tessevano intrighi al fine di occuparla.

Nominato governatore di Villafranca, fortificò quell'importante posizione marittima e la pose in grado di resistere nel 1557 ai tentativi dell'armata turca. Dopo la pace di Câteau-Cambrésis, accolse a Nizza Emanuele Filiberto, ritornato finalmente nei suoi stati aviti; e per suo ordine costituì una piccola marina da guerra, composta di tre galee, con cui cominciò a correre i mari alla caccia dei pirati, e ne divenne appaltatore (o assentista, come allora si diceva). Con queste navi partecipò a diverse imprese in aiuto degli Spagnoli nelle loro azioni contro i Turchi e i Barbareschi (Peñon de Velez, 1564; Malta, 1565), e partecipò poi alla battaglia di Lepanto (1571), di cui scrisse una relazione che è tra le più importanti che si conoscano. Guarito della ferita riportata in quella memoranda battaglia, fu efficace promotore della fusione dell'antico ordine cavalleresco di San Lazzaro, caduto in deplorevole stato, con l'Ordine Mauriziano di recente istituito (1572). Il nuovo ordine marinaro-cavalleresco ebbe per ammiraglio il P. (1573), che fu così a capo dei nobili savoiardi, piemontesi e nizzardi che, imbarcati sulle poche galee messe a loro disposizione, parteciparono alle numerose ma relativamente sterili imprese che, dopo lo scioglimento della Lega cristiana, Filippo II volle fossero compiute sulle coste africane contro i Barbareschi. Salito al trono Carlo Emanuele I, il P. continuò ad esercitare il comando delle galee, e lo troviamo nel 1583 alla testa di una squadretta, che sbaragliò nelle acque liguri una squadra di corsari barbareschi. Ma negl'intervalli tra l'una e l'altra impresa navale, il grande ammiraglio ebbe dalla fiducia del nuovo sovrano altri numerosi incarichi: guidò l'impresa di Saluzzo, accompagnò il duca nel suo viaggio in Spagna, ebbe una missione di fiducia ad Antibo.

Morì al ritorno di questa missione, e fu sepolto a Villafranca, presso le spoglie della moglie Caterina Spinola. Oggi la sua salma riposa a Frossasco, dove nel 1703 fu trasferita da un suo pronipote.

Bibl.: E. Ricotti, Storia della monarchia piemontese, II, Firenze 1861-69; Bar. Manno e luogot. Vecchi, Note istoriche sulla marineria savoina, in Rivista marittima, marzo-aprile 1879; G. Claretta, Dell'Ordine Mauriziano e del suo grand'ammiragio A. P. di L., Torino 1890; E. Prasca, La marina da guerra di Casa Savoia, in Rivista marittima, maggio-ottobre 1892; C. Manfroni, Storia della marina italiana dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto, Roma 1896.

Vedi anche
battàglia di Lepanto Lepanto, battàglia di Scontro navale combattuto all'imboccatura del Golfo di Corinto (Grecia) il 7 ott. 1571 tra le forze della Lega santa (Spagna, Venezia, Roma e altri Stati italiani, al comando di don Giovanni d'Austria, 1547-1578) e quelle turche (comandate da Mehmet Ali Pascià, m. 1571). Il casus ... Emanuèle Filibèrto duca di Savoia Emanuèle Filibèrto duca di Savoia. - Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta ai Francesi a S. Quintino (1557); con la pace di Cateau-Cambrésis ... Carlo Emanuèle I duca di Savoia Carlo Emanuèle I duca di Savoia. - Figlio (Rivoli 1562 - Savigliano 1630) di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, divenuto duca nel 1580, in politica interna seguì e sviluppò l'indirizzo paterno e governò con mitezza, favorendo gli studî, promuovendo lo sviluppo del commercio e dell'industria, ... Nizza (fr. Nice) Città della Francia meridionale (348.721 ab. nel 2007), sul Mediterraneo (Costa Azzurra); capoluogo del dipartimento delle Alpes-Maritimes. Si affaccia sul mare entro la Baia degli Angeli, ben riparata da influenze settentrionali, là dove le alluvioni del torrente Paglione hanno ampliato ...
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    Uomo di mare (castello di Leinì 1520 circa - Nizza 1590). Con Emanuele Filiberto partecipò alla difesa di Nizza e alle guerre di Carlo V in Germania, Fiandra e Piccardia. Tornato in patria col duca, dopo la pace di Cateau-Cambrésis, creò una piccola marina da guerra con cui cominciò a combattere la ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 64 (2005)
    LEINÌ (Leynì), Andrea Provana signore di Andrea Merlotti Figlio di Giacomo di Leinì, importante figura della corte del duca Carlo II di Savoia, e di Filiberta de la Ravoire, nacque intorno al 1520, forse nel castello di Leinì, nel Canavese. Sia C. Tenivelli sia G. Claretta lo dicono nato nel 1511, ...
Vocabolario
àlbero di sant’Andrèa
albero di sant'Andrea àlbero di sant’Andrèa locuz. usata come s. m. – Pianta della famiglia delle ebenacee (Diospyros lotus), nota anche con i nomi di legno santo, loto falso, loto d’Egitto, guaiaco falso; originaria dell’Asia, ha foglie...
òcchio di civétta
occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
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