prova
Procedimento razionale volto a stabilire una conoscenza valida. Il concetto di p. è più generale di quello di dimostrazione matematica, che, pur essendo incluso nel primo, non ne esaurisce tutto il significato. Tale osservazione è alla base della classica distinzione tra p. logico-matematica e p. storica: la prima fa riferimento al concetto di dimostrazione proprio delle scienze pure; la seconda fa riferimento a induzioni empiriche o all’esibizione di documenti, oggetti, fatti, testimonianze. Questa distinzione già in qualche misura presente nell’antichità (per es., nel primo libro della Retorica di Aristotele, dove si distingue tra p. non artificiali e p. artificiali) compare negli studi retorici medioevali e rinascimentali, e costituisce, infine, la base di molte riflessioni moderne e contemporanee. Esempi importanti in proposito sono costituiti dalle analisi di Locke (Saggio sull’intelletto umano, IV, 2, 3), di Hume (Ricerca sull’intelletto umano, VI), di Kant (Critica della ragion pura, Dottrina del metodo, cap I., sez. II) e di Dewey (Logica, cap. XII). Nella riflessione novecentesca e contemporanea largo spazio ha avuto l’interesse per lo studio della dimensione giustificazionista (esposizione) delle p. in ambito retorico e per l’analisi della dimensione euristica (di scoperta). Tali indagini hanno messo in evidenza la presenza di molte caratteristiche comuni alle varie p., indipendentemente dal loro contesto di appartenenza. Gli studi, tra gli altri, di Peirce, di G. Polya, di Lakatos e di C. Cellucci sulle procedure inferenziali alla base della costruzione/scoperta delle p., e le ricerche effettuate nel campo della cosiddetta nuova retorica da Perelman, L. Olbrechts-Tyteca, Toulmin e altri hanno fornito importanti e profonde riflessioni sulle strutture e le dinamiche delle argomentazioni scientifiche, giuridiche, ecc., chiarendo il ruolo al loro interno di processi quali, per es., l’abduzione, l’analogia, l’induzione, la generalizzazione, la particolarizzazione, la metafora, la metonimia. Tali processi, nelle loro varie forme, costituiscono, infatti, le inferenze sulla base delle quali vengono usualmente scoperti gli elementi di p. e costruite quelle particolari argomentazioni mediante le quali produciamo e legittimiamo le conoscenze umane.