PROTOMI APPAIATE, Pittore delle (Pair Painter)
Sotto questo nome furono riunite dalla Brann tre anfore attiche frammentarie, simili per forma, stile e motivi decorativi, trovate nello scavo dell'agorà di Atene: P 22299 (= Brann F 4); P 22551 (= Brann G 4); P 18525. Vicino se non della stessa mano, è il frammento di un coperchio (Agorà P 4955).
Il pittore mostra una speciale predilezione per le protomi isolate o opposte: P 22299 ha sui due lati del collo una protome di toro; P 2255 I, oltre le protomi isolate sul collo, ha due protomi di cavallo opposte e con zampe incrociate; P 18525 ha invece sul corpo due protomi umane opposte. Il motivo delle protomi e l'uso di ornati a spirale avvicinano le tre anfore ai vasi cicladici. Le anfore appartengono al decennio 640-630 a. c.; il pittore dipende ancora dal Protoattico Medio (v. protoattici, vasi), ma la decorazione annunzia già lo stile a figure nere.
Bibl.: E. T. H. Brann, Protoattic Well Groups from the Athenian Agora, in Hesperia, XXX, 1961, p. 310 s., tavv. 68-69; id., Agorà VIII. Late Geometric and Protoattic Pottery, Princeton 1962, pp. 2, 5; 11 s.; 25; 96 s.; tav. 36.