PROTOLOGIA
. Termine filosofico, derivante dal gr. πρῶτος "primo" e λόγος "discorso", e designante quindi in generale la "scienza della realtà prima". Esso fu usato principalmente dal Gioberti (v.), il quale - come Aristotele aveva indicato col nome di "filosofia prima" (πρώτη ϕιλοσοϕία) la dottrina dell'essere in quanto essere, antecedente perciò all'indagine di ogni sua particolare determinazione - chiamò protologia (o "protofilosofia") o "scienza prima" la scienza del puro ente intelligibile quale si presenta al pensiero intuente: scienza non ancora differenziata in "ontologia" o in "psicologia", perché idealmente anteriore a quella distinzione di oggettività esistente e soggettività pensante che andava presupposta per la determinazione di tali due più specifiche scienze speculative. E col nome di Protologia, sull'esempio di Ermenegildo Pini (Trattato di Protologia, voll. 3, Milano 1803), il Gioberti intitolò la più importante delle sue opere filosofiche. In altro senso, il termine "protologia" è stato usato per designare la scienza dei più elementari organismi viventi, che oggi invece, con termine analogo, si preferisce chiamare "protistologia" (da πρώτιστος "primissimo").