protezione ambientale
protezióne ambientale locuz. sost. f. – Il tema della p. a. è stato al centro di una profonda evoluzione in questi ultimi anni. Alla base dei nuovi orientamenti vi è un ripensamento complessivo circa il ruolo della natura nella vita dell’uomo, con l’abbandono definitivo della concezione che la considerava come semplice risorsa a disposizione. Da questo passaggio decisivo è derivata la convinzione, particolarmente sentita presso alcuni gruppi d'opinione d’ispirazione ecologista, che occorra procedere con urgenza verso una riconversione ecologica della società, in cui, per es., i costi di produzione tengano effettivamente conto anche dei costi ambientali, sia di quelli diretti sia di quelli indiretti (smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, ecc.). In proposito va rilevato che la legislazione in tema di ambiente ha recepito queste preoccupazioni varando norme e misure specifiche, come certificazioni ambientali, attribuzioni di responsabilità del produttore su operazioni di smaltimento, sovvenzioni all’adozione di tecnologie pulite. Misure che hanno indotto le imprese ad abbandonare gli atteggiamenti difensivi e conflittuali del passato tendenti a minimizzare i problemi ambientali per assumere invece, nel complesso, un approccio più maturo e consapevole. Il nodo critico della p. a. è oggi rappresentato dalle aree urbane, in quanto esse concentrano le attività più inquinanti. L’urbanistica ecologica, ossia quella scienza applicata che considera la natura come parte costitutiva della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica, offre delle risposte alla necessità di ripensare le città tenendo conto dei molti fattori che incidono sulla qualità dell’ambiente (volumi e composizione della domanda di energia, produzione di clorofluorocarburi e gas serra, livelli e fonti di inquinamento dell’aria e dell’acqua, quantità e tipologia dei rifiuti prodotti, forme del degrado e dell’erosione dei terreni, tassi di riduzione delle superfici verdi, ecc.). Un caso virtuoso in proposito è fornito dalla recente vicenda della città di Berlino, che dopo la riunificazione ha provveduto a ridisegnare intere porzioni della città con estrema attenzione all’ambiente. L’urbanistica ecologica si avvale sia di progetti internazionali (come quelli denominati Life e Urban finanziati dall’Unione Europea) sia di politiche nazionali (piani regolatori ecologici, piani territoriali paesistici). Ma è rilevante sottolineare che la p. a. necessita anche del coinvolgimento delle opinioni pubbliche, e a questo proposito si evidenzia come in questi ultimi anni si siano moltiplicate le iniziative promosse da libere associazioni di cittadini, anche per il valore simbolico che rivestono (giardini di quartiere, pulizia collettiva di aree verdi, ecc.). Si tratta di pratiche in linea con i nuovi orientamenti di politica del territorio tesi a favorire un’azione condivisa tra istituzioni e società civile, non più dipendente da decisioni dall’alto ma ispirata a soluzioni negoziate che tengano in debita considerazione i bisogni e le percezioni delle collettività.