protesi neurologica
Apparecchio (meccanico, o di sistemi computerizzati, o misto), di ausilio nei deficit neurologici. L’uso di p. n. si avvale sempre più delle competenze della bioingegneria, e in partic. della biorobotica, sia per compensare o sostituire del tutto funzioni compromesse, sia per la loro rieducazione, quando siano passibili di miglioramento. Le p. n. sensoriali si applicano spec. ai non vedenti (impianti visivi corticali) e ai non udenti (impianti cocleari). I dispositivi che migliorano le funzioni del sistema nervoso autonomo includono la stimolazione della radice sacrale anteriore per il controllo della vescica, la stimolazione elettrica funzionale, e la stimolazione della radice anteriore lombare. La gestione compensativa, tramite p. n., di patologie che comportano deficit delle funzioni di senso e di moto si rivolge a pazienti che hanno subito ictus o traumi cranici, agli affetti dal morbo di Parkinson, agli anziani colpiti nelle funzioni motorie. Le moderne tecnologie mirano a ricondizionare l’apprendimento sensomotorio, basandosi sulla plasticità cerebrale che agisce anche nel cervello adulto e coinvolgendo i principali canali di interazione uomo-ambiente e uomo-uomo (percezioni tattili, cinestetiche, visive, uditive, ecc.); nei casi di grave compromissione sensoriale e motoria le p. n. raccolgono informazioni sensoriali attraverso sensori, e le utilizzano come input per un sistema di elaborazione che può decodificare tale informazione e tradurla in stimoli motori.