In biochimica, enzima allosterico coinvolto nella trasmissione del segnale ormonale all’interno delle cellule bersaglio. In particolare, si distinguono p. AMPc-dipendenti e p. denominate p. C. Le prime (p. G e p. A; ➔ recettore) si trovano nelle cellule di tutti i tessuti in forma tetramerica inattiva e sono attivate dopo il legame con l’AMPc, che ne provoca la dissociazione in due subunità catalitiche attive e in due subunità regolatrici. In questa forma, le p. catalizzano il trasferimento di un gruppo fosfato dall’ATP a un residuo amminoacidico di serina o di treonina presente nel sito catalitico di un enzima bersaglio, che viene così attivato provocando l’amplificazione intracellulare del segnale ormonale. La regolazione delle p. AMPc-dipendenti influenza quindi il metabolismo degli acidi grassi e del glicogeno e la trasmissione dell’impulso nervoso. Le p. C sono debolmente attaccate allo strato fosfolipidico interno della membrana plasmatica e sono attivate dal diacilglicerolo, che si origina dall’idrolisi del fosfatidilinositolo. Le p. C svolgono anch’esse la funzione di amplificatori ormonali e sono particolarmente abbondanti nel tessuto cerebrale; sono anche attivate da numerosi agenti cancerogeni.