BARBIERI, Protaso (Portaso)
Nacque a Piacenza probabilmente verso il 1620 e vi morì dopo il 1670.Trascurato dal Carasi nelle sue Pubbliche pitture di Piacenza (1780), il suo nome in conseguenza non fu annotato nella Storia pittorica del Lanzi (1789). Lo Zani lo ricordò nella Enciclopedia (1820),ma riuscì a precisarne soltanto la professione e la patria.
Si conoscono solo due pale d'altare sicure: una Discesa dello Spirito Santo conservata in S. Dalmazio a Piacenza (disperso è invece un S. Dalmazio dipinto per la stessa chiesa) e una Madonna della cintura con s. Agnese e s. Donnino, eseguita nell'agosto 1670 per la parrocchiale di Bramaiano di Bettola (Piacenza).
Queste due opere permettono di farci un'idea abbastanza precisa dell'artista.
La Discesa dello Spirito Santo, eseguita forse poco dopo il 1650, è legata, più che al generico guercinismo che caratterizza gran parte della produzione pittorica locale di quegli anni, alla presenza in Piacenza di Giuseppe Nuvoloni, cui il B., suo coetaneo, dovette guardare con speciale simpatia (Carlo Francesco Nuvoloni per la sua pittura vandichiana a linee compiemamente aperte gli dovette apparire troppo moderno e fumoso). Il B. èun artista di scarso coraggio; un manierista che risolve la composizione, quando gli appare troppo affollata, con la rinuncia: qui due apostoli fungono da quinte, mentre le altre figure si dissolvono nei secondi piani in una intonazione generale bassa e fusa. I panneggi, piatti e stirati, rimangono tali anche nella pala di Bramaiano (ridotta in frammenti anni or sono perché in cattive condizioni; uno con S. Agnese ora è pervenuto al Museo civico di Piacenza). L'intonazione generale è completamente rinnovata, quasi settecentesca, con buoni risultati non soltanto nella trasparenza luminosa delle ombre, ma anche nel paesaggio di fondo, trattato con bravura. E', probabile che un giorno gli si possano riferire anche dipinti di paese ora confusi nel limbo degli anonimi.
Fonti e Bibl.: Bramaiano di Bettola (Piacenza), Archivio della parrocchiale, Libro Mastro nel quale si contengono tutti l'Interessi della Parrocchiale di S. Maria di Bramaiano tanto della fabrica di detta Chiesa quanto della Compagnia del Santissimo Sacramento, sec. XVIII, ms., E 17; Piacenza, Bibl. Comunale, Notizia delle pitture di Piacenza, ms. B. Pallastrelli, 410 (metà del sec. XVIII), f. 10; Ibid., Libretto delli Pittori che hanno dipinto in Piacenza, ms. B. Pallastrelli, 410, f. 17. Si veda anche, nella Bibl. Com. di Piacenza, il ms. 33 di S. Maria di Campagna (seconda metà del sec. XVIII), derivato dai due precedenti, e il ms. Cella n. 13 (prima del 1754), conservato a Piacenza presso la famiglia Cella; P. Zani, Encicl. metodica delle Belle Arti, 1, 3, Parma 1820, p. 73 l, L. Ambiveri, Supplemento alla cronaca degli artisti piacentini, in Strenna Piacentina,1885, p. 118.