PROSTATES (gr. προστάτης: lat. patronus)
La parola greca προστάτης ha valore generico e assume in pratica varî significati; come, per esempio, negli scrittori politici, i quali chiamano προστάτης τοῦ δήμου chi, nelle lotte interne di partito, sta a capo del popolo per favorirne le rivendicazioni. Tuttavia, come termine di diritto pubblico nelle città greche la parola προστάτης indica un ufficio determinato. In alcune città con tale nome sono indicati i magistrati, in altre i componenti della commissione permanente della βουλή. Magistrato annuo, col cui nome venivano datati i documenti locali, è il προστάτης dei Molossi dell'Epiro. Προστάτας τῶν Μολοσσῶν è il presidente della lega formata dalle varie stirpi epirotiche con lo scopo di riunire le forze armate dell'Epiro perché fossero pronte in caso di guerra; scopo reso evidente dalla designazione greca di questa lega (οἱ σύμμαχοι τῶν 'Απειροτᾶν).
Particolare importanza ha l'ufficio del προστάτης ripetto ai forestieri. In molti paesi, infatti, i meteci non possono stare in giudizio senza la sua assistenza. Si è discusso se anche per i meteci di Atene fosse obbligatoria tale assistenza. Una dottrina autorevolmente sostenuta (Wilamowitz, Clerc) lo nega. Siccome, però, risulta che i meteci di Atene se non potevano indicare il loro προστάτης erano passibili di un'azione penale detta γραϕὴ ἀπροστασίου, si deve ritenere che l'ufficio del προστάτης fosse in qualche modo connesso anche con lo stato giuridico dei meteci ateniesi. Secondo il Wilamowitz, i forestieri che, essendo stabilmente residenti, si volevano iscrivere nelle liste dei meteci dovevano presentare un cittadino ateniese il quale al momento dell'iscrizione si rendesse garante che essi possedevano i requisiti richiesti per essere iscritti. Dopo di ciò l'ufficio del προστάτης era esaurito. Conforme a tali conclusioni, la γραϕὴ ἀπροστασίου sarebbe stata un'azione che veniva promossa contro chi si fosse iscritto fraudolentemente nelle liste dei meteci e non avesse perciò modo di indicare il προστάτης che lo aveva assisitto al momento dell'iscrizione.
Bibl.: U. von Wilamowitz-Mollendorff, Demotika der attischen Metöken, in Hermes, XXII (1887); M. Clerc, Les métèques athéniens (Bibl. des écoles françaises d'Athènes et de Rome, fasc. 64, 1893); P. Monceaux, in Daremberg e Saglio, Dictionn. d. antiq. gr. et rom., s. v. Prostates, V. anche la bibliografia sotto la voce meteci.