VIANI, Prospero
Letterato, nato a Reggio nell'Emilia il 12 aprile 1812, morto l'11 settembre 1892 a Firenze. Non propriamente esule politico, ma per fuggire, com'egli asserì riecheggiando il Tasso, "sdegno di principi e di fortuna", si recò verso il 1850 a Genova, dove insegnò lettere italiane; quindi, dal 1859 al 1863 le insegnò a Reggio nell'Emilia, e là divenne preside del liceo, donde, con quel grado, passò a Bologna e poi a Roma. Da ultimo fu bibliotecario della Riccardiana in Firenze, e appartenne all'Accademia della Crusca per cui lavorò.
Classicista e purista, ma con certa sua originalità d'indipendente, aveva dato un Dizionario di pretesi francesismi e di pretese voci e forme erronee della lingua italiana (Firenze 1858-60, voll. 2), indulgendo, come altri allora, all'allegra filologia con motti e scherzi sul lavoro lessicografico. Piacquero le Lettere filologiche e critiche, che furono ristampate (Bologna 1880). Tradusse dal latino la Storia di Reggio di G. Panciroli, stampò qualche testo di lingua e il Femia di P.I. Martelli contro il Maffei. Più giovò agli studî leopardiani, pubblicando lettere, scritti, ricordi del poeta (il Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, Firenze 1846; Epistolario, Firenze 1849 e 1856 segg.; Appendice all'Epistolario e agli Scritti giovanili, Firenze 1878, ecc.). Come scrittore ebbe, in quel tipo di prosa dei classicisti di maniera, alquanto di bizzarria e curiosità personale. Non gli mancarono lodi autorevoli; godé nome anche di buon epigrafista.
Bibl.: F. Lasinio, in Atti della R. Accademia della Crusca, 1893, p. 24 segg.; P. G. P., P. V. poeta, in Il Casanostra, Recanati, 1° gennaio 1929, p. 36, dove, riferendo versi di lui, s'indica un elenco bibliografico dei suoi scritti compilato dalla sig.na Clelia Viani; G. De Crescenzio, Pro justitia et pietate, Salerno 1917, p. 43 segg.; G. Battelli, Un giudizio di P. V. su "Fede e Bellezza" del Tommaseo, in Rassegna bibliografica della lett. it., XXV (1917); e, per i suoi meriti verso il culto del Leopardi, v. la Bibliografia leopardiana di G. Mazzatinti, M. Menghini, G. Natali, Firenze 1931-32.