BONARELLI, Prospero
Fratello di Guidubaldo (v.), nacque a Novellara il 5 febbraio 1582, e, come l'autore della Filli di Sciro, visse a lungo al servizio delle corti; fu a Ferrara, a Modena, a Firenze e a Vienna, ma preferì la dimora nell'avita Ancona, dove, nel 1624, fondò l'Accademia dei Caliginosi. In Ancona morì nel 1659. Come scrittore ebbe fama grande, quanto effimera, per i suoi melodrammi (composti spesso per invito della corte viennese), per una commedia I fuggitivi amanti (1642) e per le tragedie Il Medoro incoronato (1645) e Il Solimano (1619). Quest'ultima parve ai contemporanei il suo miglior titolo di gloria, ed ebbe molte edizioni (una delle quali illustrata dal Callot); ma, ad onta del vigore effettivo di qualche scena, essa appare oggi priva di vero valore artistico, come tutte le tragedie "implesse e avviluppate del Seicento. Il Bonarelli tentò anche la prosa d'arte, ma non meno infelicemente della tragedia.
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, II, iii, p. 1554 segg.; E. Bertana, La tragedia, Milano 1906, pp. 163-67; A. La Torre, Notizie sulla vita e le opere di P. B. secentista anconitano, Matera 1910.