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proposizione

Dizionario di filosofia (2009)
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proposizione


Tipo di espressione linguistica della quale possiamo chiederci se è vera o falsa (o altri valori nel caso di logiche a più valori). In una tale accezione generale le p. sono spesso confuse con enunciati dichiarativi (➔ enunciato). ‘Paolo ama Francesca’ e ‘Francesca è amata da Paolo’ sono due enunciati diversi, che però esprimono la stessa proposizione. In filosofia della logica, pertanto, si distingue tra enunciati dichiarativi e p., considerando queste ultime come il contenuto dei primi, e, in quanto tali, portatrici di un valore di verità. In modo ancora più preciso i filosofi del linguaggio e della logica distinguono tra enunciato (sentence), dichiarazione (statement) e p. (proposition). Con il primo termine si designa una qualunque stringa completa e corretta di espressioni di un linguaggio; con il secondo ciò che si dice quando un enunciato dichiarativo è pronunciato o scritto; e con il terzo ciò che è comune a un insieme di enunciati dichiarativi sinonimi. Nel contesto di tale triplice distinzione esistono anche altre spiegazioni del termine p.: nella semantica dei mondi possibili essa è identificata con l’insieme dei mondi possibili in cui la p. è vera o con una funzione dai mondi possibili ai valori di verità (Carnap, D. Lewis, R.C. Stalnaker); un’ulteriore spiegazione identifica la p. come il contenuto comune di enunciati espressi in modo differente. Tali tre entità possono connettersi in vario modo: stesso enunciato/diversa dichiarazione/diversa p.; stessa dichiarazione/diverso enunciato/diversa p.; stessa p./diverso enunciato/diversa dichiarazione. Un problema complesso è quello che si riferisce a quale delle tre entità debba godere della proprietà di essere vera o falsa o più in generale debba essere il portatore di un valore di verità. Proposizione semplice (detta anche atomica) è un tipo di p. che non contiene al proprio interno una parte che costituisce a sua volta una p.: sono tali le p. composte da una costante predicativa n-ria applicata a n individui; oppure le p. che sono quantificate universalmente e le p. che sono quantificate esistenzialmente (➔ quantificazione). In tal senso si è soliti distinguere tra p. atomiche del primo tipo e p. atomiche del secondo tipo. Proposizione complessa (detta anche composta) è un tipo di p. che contiene al proprio interno una parte che è anch’essa una p.; sono tali le p. ottenute dalle proposizioni atomiche mediante l’applicazione dei connettivi proposizionali. Per es.: (A o B), dove A e B sono due p., rappresenta una p. composta dalla disgiunzione delle p. A e B. Con proposizione strutturata si intende un’entità complessa pensabile come una sequenza composta da una proprietà o relazione e da uno o più elementi: per es., ‘Maria è la madre di Carlo’ può essere espressa dalla sequenza ‹Madre di, Maria, Carlo›; ‘la neve è bianca e l’erba è verde’ può essere espressa dalla sequenza ‹E, ‹Bianco, Neve›, ‹Verde, Erba››.

Vedi anche
verità verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva. filosofia 1. Definizione e criterio di verità Nella storia della filosofia il concetto di verita è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra strettamente connessa al discorso umano. Nella prospettiva ... enunciato Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguag­gio formale, per enunciato, s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei due valori di verità, V (vero) o F (falso).  ● In linguistica, ... logica filosofia Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive. 1. La logica antica I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità ... teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno la distinzione fra teorema e assiomi non è però netta e assoluta in ...
Altri risultati per proposizione
  • proposizione
    Enciclopedia on line
    In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. Filosofia P. ed enunciato Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo termine un’unità sintattica composta di segni grafici secondo ...
  • enunciato
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    enunciato in logica, sinonimo di proposizione; designa una formula ben formata (fbf) a cui è attribuito un valore di verità, quale elemento del linguaggio degli → enunciati.
  • proposizione
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    proposizióne [Der. del lat. propositio -onis, dal part. pass. propositus di proponere "mettere avanti", comp. di pro- e ponere "porre"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, enunciazione in forma dichiarativa non ambigua e che quindi può avere soltanto i due valori "vero" oppure "falso"; si dice semplice, ...
Vocabolario
propoṡizióne
proposizione propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
né
ne né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
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