pronuclearide
s. m. e f. (spreg. iron.) Chi fa parte della categoria di coloro che sostengono la validità dell’energia nucleare.
• C’è poco da stare allegri e soprattutto ce n’è per tutti: da chi uccide i bambini ai sindaci che con «le loro giunte meschine» sono i «mandanti di quelle colate di cemento che hanno seppellito gli orti e le bellezze dei navigli». È un’invettiva contro i politici «pronuclearidi» e contro la pena di morte. «Ormai la Terra è contaminata dal calore forte dei disonesti» e un altro tema forte della canzone è il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, il mondo che finisce: con veemenza Adriano prosegue il percorso iniziato nel 1966 con «Il ragazzo della via Gluck». (Carlo Petrini, Repubblica, 28 novembre 2008, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal prefisso pro- e dal s. m. e f. nuclearide, a sua volta ottenuto dal s. m. nucleare con l’aggiunta del suffisso -ide.