In uno strumento di misura, indica la rapidità con cui esso è capace di seguire e indicare le variazioni della grandezza misurata. In generale la p. va a scapito della sensibilità. Se lo strumento è analogico e ha un periodo proprio di oscillazione τ, questo viene assunto come indice della p.: più τ è breve più lo strumento è pronto (così, per es., per i galvanometri); se lo strumento è digitale, la p. è in ragione inversa al tempo della conversione analogico-digitale effettuata (così, per es., per i voltmetri numerici). Si dice pronto lo strumento di misura o, in generale, un trasduttore, atto a seguire con p., senza ritardo sensibile, le variazioni della grandezza in esame o da trasdurre.
Per estensione, si parla di p. di un componente di un sistema di controllo per indicare la rapidità con cui esegue un segnale di comando; per es., p. di un termometro, il tempo che impiega a mettersi in equilibrio con la temperatura ambiente.