PROMOTORE della fede (Fidei promotor)
Titolo di uno dei consultori della Sacra Congregazione dei Riti, che ha, nei processi di canonizzazione, funzioni analoghe a quelle dell'avvocato (o "promotore") fiscale: tutela cioè, l'interesse pubblico della Chiesa, a che non venga dichiarato santo un personaggio del quale non risultino ineccepibilmente dimostrate le virtù eroiche e i miracoli, partecipando a tutte le fasi del processo e sollevando tutte le obbiezioni possibili, in modo che il pronunziato definitivo offra ogni garanzia. L'ufficio, menzionato per la prima volta sotto Leone X, fu unito a quello di avvocato fiscale fino al 1708, quando Clemente XI nominò coadiutore promotore della fede P. Lambertini, che dell'esperienza fatta in tale ufficio si valse nel suo De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione e poi, come papa (Benedetto XIV), separò definitivamente le due cariche.
La pietà popolare vide nelle difficoltà sollevate l'invidia del diavolo; di qui la denominazione volgare di "avvocato del diavolo".