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proiezione

Dizionario di Medicina (2010)
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proiezione


In psicoanalisi, meccanismo di difesa (➔) per il quale il soggetto attribuisce ad altri sentimenti, desideri, aspetti propri che rifiuta di riconoscere in sé stesso; è processo simmetrico e opposto alla introiezione (➔). In tal modo, l’individuo allontana da sé qualità, sentimenti e oggetti interni di cui rifiuta ogni coinvolgimento personale. La p. è un meccanismo di difesa molto primitivo ed è specifico dei disturbi paranoidi (➔ paranoia), ma può presentarsi anche nel pensiero comune sotto forma di superstizione. Descritta per la prima volta da Sigmund Freud in Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa (1896), la p. non sarebbe altro che l’utilizzo improprio di un processo mentale normale che consiste nel cercare all’esterno di sé stessi la causa di un dispiacere; poi, ne L’inconscio (1915), Freud precisa la propria teoria della p. in senso economico, e cioè come una esternazione nel reale di un pericolo pulsionale che l’Io non riesce a gestire: «L’Io si comporta come se il pericolo di sviluppo dell’angoscia non venisse da un modo pulsionale, bensì da una percezione e può quindi reagire contro tale pericolo esterno con i tentativi di fuga degli evitamenti fobici». Nella teoria di Melanie Klein, la p. caratterizza soprattutto la fase evolutiva schizoparanoide, quando il bambino piccolo cerca di gestire la propria aggressività verso la madre attraverso la p.; ciò produce angoscia persecutoria, a seguito appunto di immaginari attacchi al seno materno, e della scissione tra il seno buono e quello cattivo.

Vedi anche
introiezione In psicanalisi, il processo psichico per cui si tende ad accogliere in sé oggetti o aspetti del mondo esterno, appropriandosi delle rispettive doti o qualità, vere o presunte. Appartiene, con la proiezione (➔), ai primi meccanismi che regolano i rapporti oggettuali, e ha spesso il carattere di un meccanismo ... Melanie Klein (nata Reizes). - Psicanalista (Vienna 1882 - Londra 1960). Le sue vedute teoriche, violentemente criticate da più parti, hanno tuttavia esercitato nell'ambito della psicanalisi un'influenza enorme: fondamentali i suoi contributi nel settore dell'analisi infantile, come per es. l'uso del gioco in funzione ... paranoia In psichiatria, secondo il Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM IV Text Revision, 2000), psicosi caratterizzata da «diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto che le loro intenzioni vengono interpretate come malevole), che iniziano nella prima età adulta ... Sigmund Freud Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito sulle ricerche antropologiche (B. Malinowski, A. Kardiner, M. Mead) e sugli indirizzi di medicina ...
Vocabolario
proiezióne
proiezione proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non...
proiezionista
proiezionista s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).
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