PROFFERLO
. Caratteristica forma di scala esterna usata nell'architettura civile medievale del Lazio e specialmente a Viterbo, dove raggiunse forme artistiche veramente notevoli.
Nella casa viterbese del Medioevo il piano principale di abitazione è rialzato sul livello stradale di quel tanto che basta allo sviluppo di un piano terreno di servizio. Per giungere a tale piano basta quindi una scala di breve sviluppo, in genere di una sola rampa, che si svolge lungo la facciata della casa e sbocca in un vasto pianerottolo, che è nello stesso tempo un balcone, sul quale si apre la porta d'ingresso dell'abitazione. Grazie a una seconda porta in basso della scala, il balcone restava separato dalla via. In edifici di una certa importanza il profferlo si sviluppa invece nell'interno del cortile, come nel Palazzo Farnese, in quello Muti Bussi di Roma e in molte case del Quattrocento a Viterbo.
Strutturalmente, il profferlo consiste in un'ampia arcata zoppa, costruita a sbalzo mediante lunghi conci incastrati nel muro a cui si addossa. In qualche esempio più tardo e di dimensioni maggiori, come il palazzetto Mazzatosta di Viterbo, il balcone è invece sorretto da mensole e da colonne.
Nell'architettura più recente la scala esterna di questo tipo è rimasta solo nelle case più modeste e sotto forme disadorne. Ma sia in queste manifestazioni puramente pratiche e senza pretese, sia in quelle originarie ricche e decorate, essa costituisce tuttora l'elemento forse più pittorescamente caratteristico delle vecchie vie di Viterbo e dei paesi circostanti.
V. tavv. LXXI e LXXII.