proferta (profferta)
Si registra col valore proprio di " offerta ", " proposta ", e significa un aperto invito, la generosa concessione di un bene spirituale, in Pd XXIII 52 quand'io udi' questa proferta (" oblatio ", Benvenuto; in riferimento ai vv. 46-48, in cui Beatrice esorta D. affinché apra la sua vista alla contemplazione del proprio santo riso); anche in Fiore XLII 1 Ragion, tu sì mi fai larga profferta / del tu' amor. V. PROFFERENZA.