Prodico di Ceo
Filosofo (5° sec. a.C.). Fu uno dei principali rappresentanti della prima generazione della sofistica antica; secondo una certa tradizione ‒ non confermata da Platone, che rimane comunque la fonte più attendibile per quanto concerne P. ‒ fu allievo di Protagora. Dalla tradizione gli vengono attribuite due opere di cui si conoscono soltanto i titoli (Περὶ φύσεως «Intorno alla natura» e ῀῾Ωραι «Stagioni») e alcune dottrine tra cui quelle concernenti le divinità (considerate come originarie ipostatizzazioni di beni naturali), la morte (inavvertibilità soggettiva di essa) e la sinonimica (l’arte di distinguere i significati di parole affini), in cui è stata vista talvolta un’anticipazione della socratica distinzione dei concetti.