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PROCURATORI DI SAN MARCO

di Pier Silverio Leicht - Enciclopedia Italiana (1935)
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PROCURATORI DI SAN MARCO

Pier Silverio Leicht

. Erano deputati alla fabbrica della Basilica Marciana, che era di patronato del doge.

Quando sia stata istituita la carica, non è noto: la serie comincia da Bartolomeo Tiepolo nell'anno 1049. In origine sembra che vi fosse un procuratore solo; poi nel 1231 se ne aggiunse un secondo; più tardi divennero sei, con durata vitalizia; dal 1442 furono portati a nove. Ai procuratori, oltre alla cura del tempio, fu anche affidata quella di tutelare i pupilli e mentecatti e di sovrintendere all'esecuzione dei testamenti e alla custodia dei beni, per quei testatori (ed erano numerosi) che ne lasciassero loro l'incarico, in particolare per opere di beneficenza. Si divisero così in procuratori de supra, con la cura di S. Marco; de ultra, per i beni ereditarî situati al di là del Canal Grande; de citra, per quelli situati al di qua. Nel 1453 fu dato a essi il diritto di sedere in senato, senza bisogno di essere ogni anno confermati per elezione, come avveniva per gli altri senatori o pregadi. Le liti, che per i loro uffici sorgevano fra i procuratori di S. Marco e altri, erano decise da un magistrato speciale detto "del Procurator". La dignità di procuratore di S. Marco era ritenuta una delle più cospicue della repubblica; portavano il titolo di "Missier", a differenza degli altri patrizî che avevano quello di "Ser"; avevano una veste paonazza con una stola di color cremisino e godevano particolari onori, oltre il godimento vitalizio d'un appartamento per ciascuno nelle Procuratie Nuove in Piazza S. Marco.

Bibl.: M. Ferro, Dizionario del diritto comune e veneto, Venezia 1781, IX, s. v. Procuratore.

Vedi anche
Cristoforo Mòro Mòro, Cristoforo. - Doge di Venezia (m. 1471); fu podestà a Belluno (1432), capitano a Padova (1442), avogadore di comune (1447), procuratore di S. Marco (1448); eletto doge nel 1462, governò fino alla morte, giovandosi della collaborazione dei parenti Lorenzo e Giovanni, in un periodo infausto per i ... Ludovico Manìn Manìn, Ludovico. - Ultimo doge di Venezia (Venezia 1726 - ivi 1802); capitano di Vicenza (1752), di Verona (1757), di Brescia (1764), poi procuratore di San Marco, dopo la morte di Paolo Renier fu eletto doge (1789), e si trovava al governo quando fu abbattuta dalle armi francesi la repubblica di San ... Alvise IV Mocenigo Doge di Venezia (Venezia 1701 - ivi 1778). Nel 1739 sposò Pisana Cornaro, appartenente ad una delle famiglie più influenti nella vita politica veneziana. Ambasciatore a Roma, Madrid e Napoli, procuratore di San Marco, fu nominato doge nel 1763. Durante il suo dogado la politica veneziana relativa ai ... Tièpolo Tièpolo. - Tra le più antiche e cospicue famiglie patrizie veneziane, si affermò forse con un Bartolomeo, procuratore di San Marco nel 1049. I Tiepolo figurano poi nella storia di Venezia come dogi, procuratori di San Marco, diplomatici, uomini d'arme e di toga, ecclesiastici. Fra essi: Giacomo e il ...
Vocabolario
san
san agg. – Forma tronca di santo, in uso davanti a nomi proprî maschili che cominciano con consonante semplice (san Bartolomeo, san Vittore), compresa la z (san Zanobi), o con muta + liquida (san Gregorio), più di rado con s impura (san...
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
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