Usurpatore dell'Impero romano (n. Corico, Cilicia, 325 d. C. - m. 366). Grazie alla sua parentela con Basilina, madre dell'imperatore Giuliano l'Apostata, salì ai gradi più elevati. Ebbe un alto comando nella guerra persiana, che non fu condotta a buon esito, per cui venne allontanato dall'imperatore Gioviano. Nel 365 si fece proclamare imperatore a Costantinopoli, contro Valentiniano I e Valente, e s'impossessò della Tracia, della Bitinia e dell'Ellesponto. Abbandonato dai suoi generali, tradito da due tribuni, fu consegnato a Valente, che lo fece decapitare.