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Composto chimico C20H24ClN3S, dotato di azione sedativa, antiemetica, antistaminica e antispastica. È impiegato nella terapia degli stati ansiosi e di alcune forme di psicosi.

Vedi anche
fàrmaci antiemètici antiemètici, fàrmaci Farmaci che prevengono o reprimono il vomito. I più attivi sono quelli che agiscono a livello del sistema nervoso centrale, diminuendo l’eccitabilità dei centri bulbari del vomito. In terapia, per curare o meglio prevenire il mal d’aria, il mal di mare, il vomito in gravidanza, sono ... sedativo Farmaco che agisce sul sistema nervoso diminuendone l’eccitabilità. È un termine molto generico anzitutto perché non tiene conto del livello del sistema nervoso su cui si svolge l’azione (centri corticali, sottocorticali, neurovegetativi, oppure terminazioni periferiche) e secondariamente perché comprende ... ansia In psichiatria, stato di tensione psicosomatica, generalmente vissuto come penosa passività verso eventi dannosi che il soggetto pensa stiano verificandosi o teme possano verificarsi. Viene considerata un fenomeno generale, presente, anche se in gradi diversi, nello sviluppo psichico di ognuno. Se si ... antistaminici Farmaci, scoperti da D. Bovet nel 1937, in grado di competere con gli effetti farmacologici dovuti all’istamina (➔). La loro azione si manifesta in virtù della somiglianza della loro struttura chimica con quella dell’istamina stessa, per cui sono in grado di occuparne il posto sui recettori H1 e H2 della ...
Categorie
  • FARMACOLOGIA E TERAPIA in Medicina
Tag
  • COMPOSTO CHIMICO
  • ANTISTAMINICA
  • ANTIEMETICA
  • SEDATIVA
  • PSICOSI
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