procaccio
Vale " utile ", " profitto ", " guadagno ": Cv IV XXVIII 12 lo buono mercatante... quando viene presso al suo porto, essamina lo suo procaccio; così in XI 7e10.
È vocabolo largamente attestato, con questo significato, nell'uso del tempo: Guittone d'Arezzo Lettere XIV (Segre-Marti, Prosa 61) " se riceve perdita grande in procaccio ", là dove si crede vi sia guadagno; Mastro Torregiano Né volontieri 7 " e ciò è magiore danno e meno procaccio " (Monaci, Crestomazia 328); G. Villani X 17 " pagando certa cosa per centinaio del mobile, e così del procaccio e guadagno "