PROBOSCIDATI (dal gr. προβόσκις "proboscide", lat. scientifico Proboscidea Illiger, 1811; fr. Éléphantidés; ted. Rüsseltiere)
Ordine di Mammiferi ungulati (v.), o più esattamente sub-ungulati, che comprende attualmente i soli Elefanti (v.), i quali occupano un posto completamente isolato tra i Mammiferi viventi. Sono animali di grande mole e di forme pesanti, con testa voluminosa, collo breve, tronco massiccio, arti alti conformati come grosse colonne quasi diritte, coda di media lunghezza, piuttosto sottile e pendente. L'organo fra tutti più caratteristico è la proboscide, vistosissimo prolungamento tubulare composto dal naso e dal labbro superiore, tondeggiante anteriormente e sui lati, appiattito posteriormente e munito all'estremità di un'appendice digitiforme, tattile. La proboscide è un delicato strumento di senso per il fiuto e per il tatto, un valido utensile per i più svariati lavori, come quello di pompare l'acqua da bere per lanciarla poi in bocca o di aspirare la sabbia per detergere la pelle, nonché un'arma potente di offesa e difesa. Strumenti di lavoro e armi sono pure i denti incisivi che, particolarmente poderosi nei maschi, crescono e si consumano per tutta la vita; essi constano esclusivamente di dentina o avorio. Di dimensioni notevolissime sono pure i premolari e i molari, che constano di dentina, nella quale sono intercalate numerose lamelle di smalto ricolme di cemento. Questi grossi denti sono in perenne migrazione dall'indietro in avanti, durante la quale si logorano lentamente per essere da ultimo eliminati in avanti sotto forma di minuti residui, in modo che un Elefante ha in attività di servizio soltanto "la lunghezza di un dente" su ciascun lato della mascella e mandibola. La formula dentaria complessiva durante tutta la vita è
La necessità di robustissime inserzioni per la proboscide e per i denti incisivi o difese, nonché le dimensioni e la pesantezza dei molari, esigono uno straordinario sviluppo di superficie del cranio, che è raggiunto a mezzo di un'esagerata pneumatizzazione. Nello scheletro manca la clavicola. Negli arti la coscia è particolarmente lunga; nell'avambraccio l'ulna e il radio sono completamente distinti, e quest'ultimo è in pronazione permanente; nella gamba, tibia e fibula sono pure separate; nei piedi anteriore e posteriore le falangi delle cinque dita poggiano con la loro superficie posteriore su di un densissimo cuscino elastico scosceso in avanti, che riempie tutta la cavità dell'ampia suola. Gli zoccoli sono incastonati sotto forma di unghie poco appariscenti nell'integumento del margine anteriore dei piedi.
La pelle è molto spessa, ma sensibile. Il rivestimento peloso è scarso; ma pure assai appariscente in gioventù. Gli occhi sono muniti di ciglia e la coda è ornata da un ciuffo terminale di grossissime setole in ordinamento distico antero-posteriore. Le ghiandole cutanee mancano quasi completamente; le ciglia sono però munite di ghiandole sebacee e tra occhio e orecchio si trova una ghiandola temporale, che secerne un umore nerastro e odoroso, quando l'animale è in calore. Vi è un sol paio di mammelle pettorali. I testicoli sono situati entro la cavità addominale.