pro-migranti
(pro migranti), s. m. e f. e agg. Chi o che è favorevole o contribuisce all’accoglienza dei migranti.
• Negli Usa vivono 11 milioni di irregolari, in gran maggioranza «latinos». Rischiano il rimpatrio in ogni istante. Ieri una bimba di 10 anni, Jersey Vargas, arrivata a Roma con una Ong pro-migranti, si è fatta strada tra la folla per chiedere a Francesco di intercedere per il padre Mario. In realtà, non c’è stata necessità: l’uomo, nelle stesse ore, veniva rilasciato per «buona condotta». (Lucia Capuzzi, Avvenire, 28 marzo 2014, p. 5, Primo piano) • I pro migranti, compresi «compagni» italiani sono anche sul terreno per indirizzare il flusso. A metà settembre la rete pro «invasione» ha suonato l’adunata via twitter con gli hashtag #Crossingnomore e #marchofhope. Migliaia di migranti hanno risposto all’appello marciando su Edirne, una cittadina turca vicina al confine greco e bulgaro. L’obiettivo era sfondare la frontiera per evitare il passaggio via mare dell’Egeo, ma la polizia turca ha fatto muro. (Fausto Biloslavo, Giornale, 1° ottobre 2015, p. 16, Attualità) • Martedì sera, quindici minuti dopo le nove, a quanto pare si trovavano a Como, hanno fatto parte del gruppo di teste rasate che ha fatto irruzione nella sede della «Rete Solidale Como Senza Frontiere», l’organizzazione nata nell’estate del 2016 per accogliere le centinaia di migranti in transito o in arrivo nella città di confine. I 13 nazi hanno interrotto la riunione e hanno letto un proclama, intimidendo i volontari pro-migranti. (Giuseppe Filetto, Repubblica, 3 dicembre 2017, Genova, p. VII).
- Derivato dal s. m. e f. migrante con l’aggiunta del prefisso pro-.
- Già attestato nell’Unità del 25 luglio 2005, p. 13, Il Reportage (Maristella Iervasi).