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PRISMA

di Arturo Maroni - Enciclopedia Italiana (1935)
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PRISMA

Arturo Maroni

. Geometria. - Si chiama superficie prismatica ogni superficie formata da un numero finito di strisce piane, limitate da rette parallele, e tale che da ciascuna di queste rette escano due strisce (fig. 1). Tali strisce sono le facce della superficie prismatica, e le rette parallele che le limitano ne sono gli spigoli. Ogni piano non parallelo agli spigoli sega la superficie prismatica secondo un poligono. Un punto è interno o esterno rispetto alla superficie prismatica, se esso è rispettivamente interno o esterno a un poligono, il cui contorno sia ottenuto segando la superficie prismatica con un piano generico passante per quel punto.

La figura formata dai punti di una superficie prismatica e dai punti ad essa interni si dice prisma indefinito. Un prisma indefinito si dice convesso (e convessa si dice la corrispondente superficie prismatica), se è tutto da una stessa parte rispetto al piano di ciascuna sua faccia. Le sezioni di un prisma indefinito con piani paralleli fra loro, ma non paralleli agli spigoli sono poligoni uguali. In particolare, sono poligoni uguali le sezioni di un prisma indefinito con piani perpendicolari agli spigoli: queste si dicono sezioni normali del prisma.

Si dice, infine, prisma, la parte di un prisma indefinito compresa fra due piani paralleli fra loro, ma non agli spigoli. Un prisma è un poliedro (v.), di cui due facce sono poligoni uguali con i lati rispettivamente paralleli (basi del prisma) e le altre facce (facce laterali) sono parallelogrammi aventi per lati opposti i lati corrispondenti delle basi. La figura formata dalle facce laterali si dice superficie laterale del prisma. Gli spigoli che non sono lati delle basi si dicono spigoli laterali: essi sono tutti fra loro uguali e paralleli. Un prisma si dice triangolare, quadrangolare, ecc., secondo che le basi sono rispettivamente triangoli, quadrangoli, ecc. Altezza di un prisma è la distanza fra i piani delle basi. Un prisma si dice retto, se i piani delle basi sono perpendicolari agli spigoli laterali (fig. 2); altrimenti, obliquo (fig. 3). In un prisma retto le facce laterali sono rettangoli, e gli spigoli laterali sono uguali all'altezza. Un prisma retto, le cui basi siano poligoni regolari si dice prisma regolare.

Per l'equivalenza dei prismi vale una teoria analoga alla teoria dell'equivalenza dei poligoni piani. In conseguenza, l'uguaglianza di volume di due prismi è condizione non solo necessaria, ma anche sufficiente per la loro equiscomponibilità (v. poliedro).

Il volume di un prisma è uguale al prodotto dell'area di una base per la misura dell'altezza. L'area della superficie laterale è uguale al prodotto del perimetro di una sezione normale (del prisma indefinito cui appartiene il prisma considerato) per la lunghezza di uno spigolo laterale.

Fra i prismi sono notevoli i parallelepipedi, cioè quei prismi che hanno per basi due parallelogrammi (fig. 4). Un parallelepipedo ha sei facce (tutti parallelogrammi), a due a due parallele, 8 vertici e 12 spigoli. Due facce parallele si dicono opposte; e due vertici si dicono opposti, se nessuna delle tre facce passanti per l'uno passa per l'altro. Le facce opposte di un parallelepipedo sono uguali, e uguali inversamente sono gli angoloidi di vertici opposti. Un parallelepipedo si può riguardare come un prisma in tre modi diversi, giacché due facce opposte quali si vogliano si possono considerare come basi. Il segmento che unisce due vertici opposti di un parallelepipedo ne è una diagonale: le quattro diagonali passano per uno stesso punto, che è il punto medio di ciascuna di esse.

Un parallelepipedo si dice rettangolo od ortogonale, se ha tutte le facce rettangolari (fig. 5). Le quattro diagonali di un parallelepipedo rettangolo sono uguali; e viceversa, se un parallelepipedo ha le diagonali uguali, esso è rettangolo. Si chiamano dimensioni di un parallelepipedo rettangolo le lunghezze dei tre spigoli uscenti da un medesimo vertice.

Se le tre dimensioni di un parallelepipedo rettangolo sono uguali, il parallelepipedo è un cubo (v.). Se con a, b, c si denotano le tre dimensioni di un parallelepipedo rettangolo, con d la lunghezza di una sua diagonale, con s l'area della sua superficie e con v il suo volume, valgono le formule:

Vedi anche
poliedro Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per es., nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del poliedro sono i poligoni che lo limitano; spigoli, vertici del poliedro rispettivamente i lati e i ... parallelepipedo In geometria, prisma (fig. 1) delimitato da 6 parallelogrammi, a due a due uguali e paralleli (ossia giacenti in piani paralleli); il parallelepipedo ha 12 spigoli, a 4 a 4 uguali e paralleli; se, in particolare, le facce contigue del parallelepipedo sono tra loro ortogonali, si parla di parallelepipedo ... spettroscopio Strumento in grado di produrre, misurare e registrare uno spettro di assorbimento o di emissione. Per estensione, il nome di spettroscopio veniva dato anche a dispositivi per l’analisi spettrale di suoni (spettroscopio acustico) o di segnali elettrici (spettroscopio elettrico), per i quali è tuttavia ... laser Sigla di light amplification by stimulated emission of radiation, che indica un dispositivo per ottenere fasci intensi ed estremamente concentrati di radiazioni elettromagnetiche coerenti nei campi infrarosso, visibile e ultravioletto. Chiamato anche maser ottico, ha lo stesso principio di funzionamento ...
Altri risultati per PRISMA
  • prisma
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    prisma poliedro avente due facce parallele e congruenti (basi) costituite da poligoni, e le altre facce tutte costituite da parallelogrammi che uniscono tra loro i lati omologhi delle basi. Dato un poligono di n lati e una retta r, non complanari, le n rette parallele a r e passanti per i vertici del ...
  • prisma
    Enciclopedia on line
    Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce laterali) pari al numero dei lati delle basi. Fisica In cristallografia, una delle forme semplici che possono presentare i cristalli nei gruppi trimetrico e dimetrico: per es., p. trigonale, ...
  • prisma
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    prisma (Lat. prisma, dal gr. prísma -atos, a sua volta da prízo "segare"] [ALG] Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce laterali) uguali al numero dei lati delle basi (i loro lati non appartenenti alle basi sono detti spigoli ...
Vocabolario
prisma
prisma s. m. [dal lat. tardo prisma, gr. πρῖσμα -ατος, der. di πρίζω o πρίω «segare»] (pl. -i). – 1. Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli, e un numero di parallelogrammi (facce laterali) uguale al...
bipiramidato
bipiramidato agg. [der. di bipiramide]. – In cristallografia, di cristallo a forma di prisma le cui due basi sono sormontate ciascuna da una piramide.
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