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legittimità, principio di

Dizionario di Storia (2010)
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legittimita, principio di


legittimità, principio di

Principio che accorda validità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno di essere riconosciuto all’interno (dai consociati) e/o all’esterno (da ordinamenti egualmente sovrani). Il tema della l. è diventato rilevante nella teoria politica grazie all’opera di M. Weber. Quando questi afferma che lo Stato ha il monopolio della «forza legittima», intende dire che la sola concentrazione della forza non è sufficiente a garantire la continuità del dominio e che nessun ordinamento diventa legittimo per il solo fatto di essere effettivo, cioè capace di ottenere obbedienza, ma che un ordinamento è effettivo solo se può contare sulla l. del potere che lo ha costituito e continua a sostenerlo. Weber distingue tre forme fondamentali di potere: tradizionale, carismatico, razionale-legale. Ognuna di queste forme decade quando viene meno negli individui la credenza nella l. del potere al quale debbono ubbidire (nel caso del potere tradizionale, quando la tradizione si spegne; nel caso del potere carismatico, quando il carisma si affievolisce; nel caso del potere razionale-legale, quando la legge diventa una forma vuota di contenuto). Questi concetti weberiani sono entrati largamente nel pensiero politologico e nel dibattito politico: un governo è legittimo solo quando trova nei governati (o nella maggioranza di essi) un consenso tale da consentirgli di governare senza il ricorso, se non in casi marginali, alla forza.

Vedi anche
politologia Disciplina che studia le diverse modalità di organizzazione delle unità politiche che classifica studiandone l’evoluzione, scoprendone le regolarità (o ‘leggi empiriche’) e le connesse cause. Nata negli USA (political science), ha avuto il maggiore sviluppo dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento ... pensiero dianoetico Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione intellettuale della νόησις.  Virtù dianoetiche ... Max Weber Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro positivismo e storicismo, Weber, Max si proponeva di studiare le azioni tipiche, le probabilità ... individuo Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità. diritto Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’individuo è discusso soprattutto in relazione alla tutela internazionale dei diritti umani. Ci ...
Categorie
  • POLITOLOGIA in Scienze politiche
Vocabolario
legittimità
legittimita legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
princìpio
principio princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare,...
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